Tante regolari fatture per incassare le mazzette

Luca Claudio usava la Rls srl per portare a casa la sua percentuale sugli appalti
FERRO - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - LUCA CLAUDIO CONDOTTO IN CARCERE
FERRO - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - LUCA CLAUDIO CONDOTTO IN CARCERE

ABANO TERME. Contanti infilati in una busta per le piccole tangenti, fatture per consulenze fittizie emesse da una ditta nata a questo esclusivo scopo, per mascherare le grosse tangenti. Perfettamente contabilizzate, quindi, dalla Rls srl con sede a Ponte San Nicolò. Ufficialmente di Massimo Trevisan, di Mestrino, nei fatti l’azienda è riconducibile direttamente a Luca Claudio. Sono tre le aziende che avrebbero pagato tangenti al “re delle Terme” per consulenze inesistenti ma regolarmente fatturate.

Rls srl fantasma. «Non ha dipendenti, nè una struttura operativa funzionante, idonea a perseguire veramente il dichiarato oggetto sociale» si legge a proposito della ditta di Ponte San Nicolò nell’ordinanza con cui il gip Margherita Brunello ha deciso la custodia cautelare in carcere per Luca Claudio e gli arresti domiciliari per l’ex sindaco di Montegrotto Terme Massimo Bordin e gli imprenditori Massimo Trevisan, Saverio Guerrato e L.P. Nelle perquisizioni che la Guardia di finanza ha eseguito a casa di Claudio è stata trovata documentazione - copie di fatture, contratti e appunti - della Rls, il cui ambito operativo sarebbe la locazione di immobili di proprietà verso privati e una “generica attività di assistenza tecnica e/o servizi commerciali”.

Strane coincidenze. I finanzieri annusano qualcosa di anomalo scartabellando le fatture emesse dalla Rls tra il 2011 e il 2015: si accorgono che sono emesse verso società nello stesso periodo destinatarie di appalti o affidamenti diretti di lavori nei Comuni di Abano e Montegrotto. In particolare tornano i nomi di Guerrato spa in Ati con Marco Polo spa, e P spa.

Guerrato & Marco Polo. Le due società si uniscono in Ati il 15 settembre 2010 poichè da sola la Guerrato non ha i requisiti per partecipare al bando del Comune di Montegrotto per “la riqualificazione energetica e l’adeguamento normativo degli edifici comunali e impianti di illuminazione pubblica”: una partita da 15 milioni e 380 mila euro che la ditta di Rovigo non vuole perdere. Il contratto di appalto tra il Comune di Montegrotto e la Guerrato-Marco Polo è del 15 novembre 2011. Pochi mesi dopo, Guerrato e Marco Polo iniziano a pagare alcune fatture alla Rls per prestazioni di “assistenza tecnica e finanziaria” non meglio precisata. Decine di migliaia di euro. Al pm Saverio Guerrato conferma l’esistenza di un contratto di collaborazione con la Rls, rinnovato per due volte: si trova riscontro di un rimborso spese forfettario di 20 mila euro nel 2011, 80 mila nel 2012 e 20 mila nel 2013. Rls, che avrebbe dovuto procacciare nuovi clienti per la Guerrato, non ha in realtà prodotto alcunché. Della Marco Polo viene sentito il responsabile commerciale Alberto Mulè: «Tutti i contatti» dice, «erano direttamente con il signor Luca Claudio tanto che io ho pensato fosse una società a lui riconducibile». In merito al lavoro svolto dalla Rls, Mulè svela: «Non mi ha mai fatto alcuna segnalazione, neanche orale, nè consegnato progetti di lavoro». Ma la Rls è stata pagata: «Con Luca Claudio abbiamo (...) pattuito il corrispettivo delle prestazioni. L’accordo economico comprendeva un corrispettivo forfettario pari a 36 rate mensili da 2.500 euro a titolo di rimborso spese in quanto lui diceva di avere tutta una struttura organizzativa da mettere in moto per poter raggiungere i risultati prefissati, nonchè, nel caso di aggiudicazione di ulteriori lavori, alle previsioni di premi da riconoscersi di volta in volta in funzione del valore dei lavori».

P spa. La P spa lavora per il Comune di Abano Terme nel 2013. Nell’ordinanza viene ricostruita la tempistica sospetta che la mette in relazione con la Rls: «P spa inizia la frequentazione economico-commerciale con Rls il primo ottobre 2013 dopo che il 26 giugno 2013 le erano stati affidati i lavori di manutenzione straordinaria strade e piazze per un compenso di 546.330 euro». Tornano le fatture per “consulenze tecniche”: 25 mila euro nell’ottobre del 2013 e una somma uguale nell’ottobre del 2014.

Aesys spa. Nel 2012 il Comune di Abano affida alla ditta bergamasca la ristrutturazione dei pannelli luminosi: lavori per 270.270 euro. «Mi ha ribadito (Luca Claudio) di avere finanziamenti da spendere e mi ha proposto di farci aggiudicare la gara in cambio di una quota riservata a lui» racconta agli inquirenti Fabio Foresti, commerciale della società. Claudio e Bordin incontrano quindi Marcello Biava, titolare di Aesys che ha accettato “l’accordo” al 15%. A questo punto entra in gioco la Rls, indicata da Claudio a Foresti «per la corresponsione di una parte del suo 15%». E l’altra parte? Claudio ha pensato a tutto. Racconta ancora Foresti: «Claudio mi ha dato una busta con tre offerte dicendomi che Aesys avrebbe dovuto predisporre una ricerca di mercato per la ristrutturazione di impianti elettrici nella propria sede (...) dicendomi che i lavori dovevano essere assegnati alla FT Impianti. Di quei lavori» continua Foresti, «la Aesys non aveva la minima necessità e non sono mai stati eseguiti. Deduco che era un diverso modo di corrispondere a Claudio un’ulteriore tangente».

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