A Padova il Tar dà ragione all’enoteca: plateatico legittimo

Per il Comune l’estensione impediva l’accesso a un pozzetto. Il bar “La Madonnetta”: «Ma i tavolini si possono spostare»

Edoardo Fioretto
Plateatico, il Tar a Padova dà ragione all'Enoteca
Plateatico, il Tar a Padova dà ragione all'Enoteca

Per tre anni, complici le deroghe emergenziali introdotte con la pandemia, i tavolini dell’enoteca “La Madonnetta” avevano occupato senza problemi ben 28 metri quadri di suolo pubblico. Poi, nel 2024, la richiesta di un plateatico ben più modesto – poco più di 22 metri quadri – si è scontrata con il muro dell’amministrazione comunale, che ha rigettato l’istanza per motivi tecnici.

La ragione? «L’occupazione con tavoli e sedie impedirebbe l’accesso al pozzetto nel caso di interventi urgenti», si leggeva sulla replica dell’amministrazione, che cestinava la richiesta.

Ma a pochi mesi di distanza la società che gestisce il locale di via Euganea 38, ha ottenuto la vittoria: il Tar del Veneto ha annullato il provvedimento con cui Palazzo Moroni negava l’ampliamento, accogliendo integralmente il ricorso presentato dagli avvocati Paolo Neri e Valentino Peterle. Riassunto: l’estensione del plateatico è legittima.

La vicenda prende forma tra maggio e agosto 2024, quando La Madonnetta chiede di ampliare il plateatico già concesso a inizio anno, portandolo da 15,20 a 22,12 metri quadrati.

Ma il Comune dice no, sostenendo che l’area in questione copre un pozzetto sensibile della rete in fibra ottica.

L’enoteca replica con una documentazione dettagliata – video, rilievi tecnici, fotografie – dimostrando che la superficie richiesta coincide con stalli blu (del Comune) una volta occupati da auto, e che i tavolini proposti, essendo in plastica e amovibili, mai avrebbero potuto impedire ispezioni o interventi urgenti.

Anzi, erano pure meno invasivi delle automobili.

La Terza Sezione del Tar ha riconosciuto la fondatezza di queste argomentazioni.

All’osservazione del Comune che i tavolini sarebbero stati un impedimento, il tribunale amministrativo ha evidenziamo come «tale motivazione non sia condivisibile», in quanto l’amministrazione «ha omesso di fornire congrua ed esaustiva spiegazione in merito alla diversa valutazione» relativa «alla concessione del plateatico rilasciata durante il periodo pandemico».

Nella sentenza si legge infatti che la decisione comunale si fonda unicamente sull’accessibilità del pozzetto.

E infatti il Tar conclude: «È di immediata evidenza come l’esigenza di garantire, in casi d’urgenza, la rapida risoluzione di eventuali guasti al sottoservizio, attraverso l’ispezione del pozzetto, possa essere soddisfatta invitando (i gestori del locale, ndr) a spostare i pochi tavolini e le sedie di plastica». 

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