Il taser sarà in uso ai vigili di Cittadella: «I primi in provincia con la dotazione»

La sperimentazione scatta da gennaio. Gli agenti potranno utilizzare due dispositivi. Il sindaco: «Questo è un supporto prezioso per affrontare situazioni critiche»

Silvia Bergamin
La presentazione dei Taser a Cittadella
La presentazione dei Taser a Cittadella

Taser, da fine gennaio scatta la sperimentazione del discusso dispositivo “immobilizzatore” a Cittadella. Il comando della polizia locale della città murata sarà il primo della provincia di Padova a dotarsi di questo sistema di blocco a base di impulsi elettrici. I vigili avranno in dotazione due dispositivi in grado di immobilizzare un soggetto a una distanza massima di sei metri.

Nello specifico: gli impulsi interferiscono temporaneamente con il sistema nervoso, causando una contrazione muscolare che blocca le funzioni motorie. Le conseguenze? A più riprese l’amministrazione comunale ribadisce che non si provocano danni permanenti. Dopo l’arrivo delle bodycam, dieci agenti del comando guidato da Gledis Sambugaro riceveranno una formazione specifica per l’utilizzo del taser, che viene descritto come «un ulteriore passo verso un approccio più tecnologico e moderno nella gestione della sicurezza urbana».

«Le pistole a impulsi elettrici non sostituiranno le armi da fuoco», precisa il sindaco Luca Pierobon, «ma saranno un supporto prezioso per affrontare situazioni critiche o potenzialmente pericolose in maniera più sicura ed efficace».

Il taser, noto anche come dispositivo di controllo a distanza, è dotato di un meccanismo che spara due dardi collegati a fili elettrici. Quando i dardi raggiungono il bersaglio, trasmettono una scarica che blocca temporaneamente i movimenti. L’uso di questo strumento, già adottato in diverse città italiane, è regolamentato da linee guida che ne limitano l’impiego a situazioni in cui sia necessario tutelare l’incolumità degli agenti o di altre persone.

La sperimentazione a Cittadella avrà una durata di sei mesi, durante i quali l’utilizzo sarà monitorato attentamente. Al termine del periodo, il comandante Sambugaro presenterà una relazione al consiglio comunale, fornendo una valutazione dettagliata sull’efficacia e sull’impatto dell’arma nel contesto locale.

Cittadella è il Comune capofila del distretto Pd1a, che include altre nove amministrazioni, tra cui Galliera Veneta, Fontaniva e San Giorgio in Bosco.

«Non escludiamo la possibilità di estendere l’utilizzo del taser anche agli altri Comuni del distretto, qualora i risultati della sperimentazione fossero positivi», aggiunge il sindaco Pierobon. Questa fase sperimentale rappresenta un test importante non solo per Cittadella, ma anche per gli altri Comuni del distretto dell’Alta. Si attendono i numeri: se il bilancio sarà positivo, il taser potrebbe entrare stabilmente a far parte della dotazione della polizia locale, segnando un cambio di passo nella gestione della sicurezza territoriale. 

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