Tasi ed Imu, il 16 dicembre un conto da 50 milioni

Entro il 16 dicembre dovrà essere versata la seconda rata dell’imposta sugli immobili

PADOVA. Altre due settimane: è il tempo che resta a oltre 85 mila padovani per pagare la seconda rata di Tasi ed Imu. La scadenza è il 16 dicembre e Palazzo Moroni conta di incassare circa 50 milioni circa ( buona parte poi sarà girata allo Stato). L’amministrazione non ha ancora deciso se inviare ai contribuenti le lettere a campione, contenenti l’F24 con la Tasi già calcolata, come accaduto per la prima rata di giugno.

Tasi. Dovrà pagarla chiunque possieda, o comunque detenga, un immobile adibito ad abitazione principale. Serve a finanziare i servizi comunali, come la manutenzione stradale o l’illuminazione pubblica. È una delle tre parti in cui è divisa la Iuc (Imposta Unica Comunale). Le altre due sono la Tari (il tributo sui rifiuti) e l’Imu. Le aliquote sono le stesse in vigore lo scorso anno; le novità sono legate alla detrazione di 50 euro, qualora nel nucleo familiare ci sia un soggetto con invalidità permanente pari o superiore al 74%. In questo caso, la detrazione spetta se non si possiedono altri immobili e se l’abitazione principale non è di lusso. Sulla prima casa l’aliquota è del 2,8 per 1.000 per le abitazioni classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 E A/9, mentre è di 2,7 per tutte le altre (il 2,5 è l’aliquota base più lo 0,2 per sostenere le detrazioni a favore di chi è in difficoltà). Padova è la tra le città meno “costose” del Veneto.

Detrazioni. Fino a 600 euro di rendita catastale (case vecchie o piccole) non si paga la Tasi (circa 11.500 immobili in città), mentre da 601 fino ai 1.300 euro (49 mila immobili di fascia media) si pagherà poco più rispetto all’Imu di due anni fa. Per ogni figlio fino a 26 anni (senza limitazione di numero) ci sarà uno sconto di 50 euro. Per le case di proprietà dei genitori in comodato gratuito ai figli, si paga come prima casa fino a 500 euro di rendita, poi l’aliquota cresce (è un vincolo nazionale). Gli anziani che hanno lasciato la loro abitazione e risiedono in casa di riposo pagano il 2,7 per 1000.

Imu. Dovrà saldarla chi è proprietario di immobili, abitazioni di lusso, uffici, negozi, capannoni, terreni e aree fabbricabili. Quest’anno la rata sarà più bassa, perché l’amministrazione ha deciso di ridurre l’aliquota Imu dall’1,04% allo 0,99% per tutti i fabbricati classificati nelle categorie catastali, uffici e studi privati (cat. A/10), negozi e botteghe (cat. C/1), magazzini e locali di deposito (cat. C/2), laboratori per arti e mestieri (cat. C/3) e capannoni che ospitano le realtà produttive della città già duramente colpite dalla crisi economica (cat. D). Anche per le seconde case è scesa dall’1,04% all’1,02%. A pagare di più saranno invece le banche, gli istituti di cambio e assicurazione (cat. D/5), la cui aliquota è stata aumentata dall’1,04 all’1,06 per cento.

Come e dove si paga. Il 16 dicembre sarà l’ultimo giorno per pagare la seconda rata di Imu e Tasi e tutti gli uffici postali, gli sportelli delle filiali di banca e i tabaccai sono già in allerta. Alle Poste, come ogni scadenza, metteranno a disposizione dei cittadini uno sportello dedicato esclusivamente al pagamento di bollettini postali e F24. Il tagliando di conto corrente postale può essere pagato negli uffici postali con il contante, le carte Postamat dei titolari di conto Bancoposta e con i bancomat di tutti gli istituti bancari. Per evitare le code, ci si potrà rivolgere anche alle tabaccherie dotate di terminale Itb.

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