In ospedale a Padova una task force contro le violenze agli operatori sanitari

Creato in Azienda ospedaliera un gruppo multidisciplinare: dovrà definire un piano di prevenzione e gestione delle violenze

Elena Livieri
Un team specializzato per contrastare le aggressioni nei reparti
Un team specializzato per contrastare le aggressioni nei reparti

L’Azienda Ospedale Università di Padova ha costituito un gruppo di lavoro multidisciplinare per il contrasto alla violenza contro gli operatori sanitari. Referente del gruppo è stata indicatala dottoressa Bianca Rossato, dirigente delle Professioni sanitarie.

Con lei lavoreranno venti medici, tra cui i direttori dei Pronto soccorso Vito Cianci e Alessandra Pizziol, Tiziano Martello e Maria Vittoria Nesoti delle Direzioni mediche, colleghi di Medicina del lavoro, Medicina legale, Psicologia ospedaliera, Oncoematologia pediatria, Ostetricia, Psichiatria, Malattie infettive, Servizio prevenzione e Protezione, Risorse umane.

Il gruppo è stato formato su indicazione della Regione Veneto che a sua volta ha costituito un tavolo permanente a cui verrà fornito periodicamente il monitoraggio del fenomeno delle aggressioni e dell’efficacia delle misure di prevenzione attuate.

Secondo le indicazioni regionali il gruppo di lavoro aziendale dovrà adoperarsi per la prevenzione degli episodi di violenza sugli operatori ed effettuare interventi di analisi, riduzione e controllo del rischio, definendo una policy aziendale.

Dovrà quindi essere stilato un piano aziendale per la prevenzione degli atti di violenza. Il tema delle aggressioni ai danni del personale sanitario è purtroppo di grande attualità. Nel 2024 sono state 262 le aggressioni avvenute a danni di personale sanitario a Padova: 179 si sono fermate alle parole, mentre 83 sono state anche fisiche. Nel mirino soprattutto le donne, 188. Tra i reparti più interessati Psichiatria con 54 episodi, il Pronto soccorso centrale con 47 e quello del Sant’Antonio con 24.

Il direttore generale Giuseppe Dal Ben è a fianco degli operatori: «L’ho detto in occasione della Giornata nazionale di educazione e di prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio sanitari, e lo ribadisco: l’Azienda è consapevole della fatica che comporta al personale medico e sanitario fronteggiare il fenomeno delle aggressioni e intende farsi sentire vicina ai suoi dipendenti intensificando le attività già in essere: aumento della vigilanza in Pronto soccorso di giorno e di notte, attivazione di un sistema di allarme in Pronto soccorso, figure dedicate all’accoglienza dell’utenza negli orari di maggiore affluenza. Ricordo anche il potenziamento dell’illuminazione notturna e la videosorveglianza attiva» aggiunge Dal Ben, «e rimane costante l’attività di ascolto degli operatori raccogliendo suggerimenti». 

 

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