Tatuato un padovano su 10: nasce la Tattoo Academy

Professionisti del disegno sulla pelle: scuola teorico-pratica promossa dall’Upa. La prima in Italia che rilascia l’idoneità igienico-sanitaria per eliminare gli abusivi 
Michele Mazzetto, professionista di fama, durante la dimostrazione al Pedrocchi
Michele Mazzetto, professionista di fama, durante la dimostrazione al Pedrocchi

Tatuaggi professionali eseguiti da “artisti” che ne masticano di colori, aghi e norme igieniche. L’Upa padovana si è fatta apripista di questo mondo, in Regione e in tutta la penisola, con una scuola pratica e teorica nel centro della città. Tattoo e piercing sono in continua ascesa, un business che l’associazione di categoria ha puntato e intende cavalcare. La “Tattoo Artist Academy” è un percorso teorico-pratico per diventare tatuatori e piecer. Che si basa su trend molto interessanti: secondo il Centro studi di Confartigianato Padova infatti, sono oltre 560 mila i veneti con almeno un tatuaggio. Nella sola provincia di Padova sono circa 110 mila le persone che hanno scelto di farsi disegnare una parte del corpo. Tanto che, in media, veneti e padovani sfoggiano tre tatuaggi sulla propria “tela” umana.

Le differenze tra uomini e donne, tanto per cambiare, sono numerose: il gentil sesso imprime sulla propria pelle (soprattutto ventre e schiena) date importanti, citazioni di canzoni e poesie; mentre gli uomini puntano dritto a simboli di forza e potenza da esibire su gambe e braccia.

I padovani inoltre (e i veneti a ruota) hanno un debole per i disegni tribali. Superata con buona pace dei pregiudizi l’idea che il tatuaggio sia un segno di ribellione o, peggio, legato al mondo criminale. Oggi si presta il proprio corpo per personalizzarlo, per rendere indelebile un ricordo o un momento particolare della propria vita.

Non è più nemmeno un mondo ad appannaggio dei giovani e dei giovanissimi: la fila dei quarantenni (e a volte dei cinquantenni) ne è una chiara dimostrazione.

Dunque l’esigenza di una scuola è sentita da Upa Formazione come una necessità. L’Ente accreditato per la formazione dalla Regione e l’Accademia di inchiostro su pelle si rivolgono ai talenti del tattoo per farne veri artisti. «Si tratta della prima scuola italiana che consente di acquisire l’idoneità igienico sanitaria prevista dalla normativa», rivela con orgoglio Lino Fabbian, presidente del sistema benessere di Confartigianato e numero uno di Upa Formazione, «e di formarsi con i principali maestri tatuatori del Nordest che lavorano in Italia e all’estero. Contiamo più di 3 mila tatuatori in Veneto e 600 tra Padova e provincia».

Alla presentazione dell’Accademia, ieri al Pedrocchi, con la dimostrazione di una tela umana, c’era anche Michele Mazzetto, da venti anni tatuatore, oggi professionista di fama internazionale. «Quella del tatuaggio», commenta, «è una forma avanzata di comunicazione immediata non verbale: uno strumento per volersi bene e farsi notare».

Ma che richiede grande attenzione da parte del cliente: «Secondo noi ci sono almeno un migliaio di tatuatori “tarocchi” in Veneto», mette in guardia Massimiliano Busla, dell’Associazione inchiostro su pelle. «In questi casi è davvero facile che siano anche persone improvvisate e prive di professionalità».

Con l’Accademia si prova a cancellare questo pericolo.

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