Tegola sul Palacongressi la Parpajola in fallimento
Si era aggiudicata l’appalto insieme a Vittadello e Guerrato (ora in concordato) Pirazzini (Fiera Immobiliare): «Verifica urgente con la capogruppo sull’impatto»

MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - INIZIO LAVORI CENTRO CONGRESSI FIERA
PADOVA. Chiude i battenti la Parpajola Srl, la società di costruzioni che aveva vinto, assieme a Intercantieri Vittadello e alla Guerrato Spa, in concordato presso il Tribunale di Rovigo dal luglio di quest’anno, l’appalto del nuovo Cento congressi. Un fallimento che spicca nella lista delle procedure sul portale dei fallimenti del Tribunale di Padova.
Venerdì scorso, con sentenza 227/17 il Tribunale Ordinario di Padova ha dichiarato infatti fallita la Costruzioni Edili Parpajola Srl decretando la fine di un pezzo della storia dell’edilizia padovana dal secondo dopoguerra. Una nuova brutta notizia per un Centro congressi che sembra essere nato sotto una cattiva stella. «Spero non sia un problema insormontabile» dichiara il presidente di Fiera Immobiliare Maurizio Pirazzini «la Intercantieri Vittadello dovrebbe avere, essendo la capogruppo, la forza e le competenze per gestire la problematica. Nei prossimi giorni ci incontreremo con la società per capire se e quali potranno essere gli impatti di questa situazione».
A casa restano circa 20 dipendenti fra operai e impiegati mentre gli sforzi del geometra Luigi Parpajola che ha accompagnato la società in tutta la sua parabola, non sono riusciti a arginare i colpi della crisi ma pure, dicono alcuni operatori del settore, dei mancati pagamenti e di alcuni investimenti immobiliari non andati a buon fine. Oltre all’appalto del Centro congressi la Parpajola era stata protagonista di una lunga stagione di realizzazioni importanti (suo il Centro per l’Infanzia della Zip in via Perù , il Blocco Aule del Piovego dell’Università e molti altri edifici) e di restauri eccellenti tra cui quello di Villa Pisani, del Monte di Pietà e molto altro ancora.
«Già nel 2016 avevamo aperto una procedura di cassa integrazione che poi si è trasformata in straordinaria ed in fine in una mobilità, nel maggio del 2017 per 5 dipendenti» spiega Giuseppe Narzisi, della Filca Cisl di Padova e Rovigo. «Nonostante tutti gli sforzi dell’imprenditore a tutela dell’azienda e dei lavoratori non c’è stato nulla da fare. I 18 dipendenti rimasti sono stati pagati fino all’ultimo mese, quello di novembre, e due addirittura hanno già trovato un nuovo posto proprio grazie al geometra Parpajola. Per gli altri si apre invece la via della Naspi, 24 mesi di disoccupazione, in cui si spera possano trovare una nuova collocazione».
Riccardo Sandre
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