Telecom, contratto di solidarietà per 550 La storica sede va verso la chiusura

In Italia la Telecom ha messo in mobilità 500 lavoratori. A Padova, dove i dipendenti, nelle tre sedi di Padova Est, via Donà e via Martiri Giuliani e Dalmati, sono 850, dei quali tantissimi addetti...

In Italia la Telecom ha messo in mobilità 500 lavoratori. A Padova, dove i dipendenti, nelle tre sedi di Padova Est, via Donà e via Martiri Giuliani e Dalmati, sono 850, dei quali tantissimi addetti ai call center dei numeri 119,121 e 187, sono stati licenziati solo tre lavoratori. Tutti e tre vicinissimi alla pensione. Altri 550, però, sono coinvolti, in base all’accordo nazionale sottoscritto dall’azienda, nei contratti di solidarietà già in corso. In pratica, 550 degli 850 dipendenti, tra cui tantissime donne, lavorano da uno a tre giorni in meno al mese e, di conseguenza, si portano a casa un po’ meno soldi rispetto a prima. Per recuperare poi, la produttività richiesta dalla proprietà, sempre in città e provincia, sono state modificate alcune mansioni tradizionali di alcune figure di lavoratori. Ad esempio, da un po’ di tempo a questa parte, gli operai e i tecnici che si spostano con la caratteristica Panda, sulla cui fiancata è scritto, in grande, Telecom, alla fine degli interventi programmati, possono anche portarsi a casa la vettura. L’accordo, infine, in chiave locale, prevede anche una scelta di tipo immobiliare, che farà risparmiare all’azienda altri soldi. Entro la fine dell’anno, infatti o, al massimo, entro il 2014, sarà chiusa, definitivamente, la sede storica di via Martiri Giuliani e Dalmati, operativa da circa quarant’anni. In pratica da quando, ai tempi della Sip, all’interno della palazzina che si trova sul lato est del Centro Giotto, c’era l’azienda del servizi telefonici di Stato ( Asst) e tutti gli occupati erano dipendenti pubblici al cento per cento. Gli attuali sessanta lavoratori in questa sede non subiranno particolari disagi perché andranno a prestare servizio in quelle, abbastanza vicine, in Settima Strada ed in via Pietro Donà. D’altronde nel Veneto sono destinate alla chiusura anche le sedi di Vicenza, Treviso e Verona. «Insomma, grazie anche all’abile mediazione dei sindacati confederali di categoria, nel Veneto la ristrutturazione in casa Telecom, non ha sconvolto più di tanto né il panorama occupazionale né le condizioni di lavoro degli addetti» sottolinea il sindacalista Stefano Mazzuccato, della Cisl. (f.pad.)

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