Nega l’alcol a una coppia di ubriachi. Pugno al barista che finisce in coma

Ken Ye, 27 anni, è stato colpito da due moldavi nel suo bar “Alla Piazza” di Tencarola. Ora si trova in prognosi riservata. Un 32enne moldavo è stato arrestato, il 42enne è fuggito: entrambi risiedono a Chioggia

Alice Ferretti
Il bar La Piazza a Tencarola (foto Piran)
Il bar La Piazza a Tencarola (foto Piran)

L’orologio segna le 19.20 quando due balordi, completamente ubriachi, entrano nel bar “Alla Piazza”, gestito dalla famiglia di origine cinese Ye.

Arrivano entrambi in sella a una bicicletta. Nel locale di piazza Vittorio Veneto, a Tencarola, ci sono quattro o cinque avventori. Poi ci sono mamma e papà Ye e il figlio Ken, detto Marco, 27 anni.

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I due, fratelli moldavi di 32 e 42 anni, residenti nella zona di Chioggia, incensurati, chiedono a quest’ultimo da bere. Vogliono alcol, non basta quello che hanno già in corpo. Marco però dice “no”, non vuole servire loro altri bicchieri e i due perdono la testa. Iniziano a discutere con il 27enne, che da un anno gestisce il bar conla famiglia.

Lo aggrediscono con toni minacciosi. Tutto viene documentato dalla telecamera di videosorveglianza che si trova proprio sopra a dove si consuma la tragedia. Il papà di Marco si avvicina, cerca di calmare i due, che evidentemente non ne vogliono sapere.

L’aggressione

A un certo punto il 32enne sferra un pugno in pieno volto a Marco. Fortissimo. Il giovane cade a terra, è frastornato, ma si rialza. Non reagisce. In tutto il video non si vedrà mai il 27enne reagire, essere aggressivo, alzare la voce. Un cliente abituale del bar, Pietro Colapietro, interviene. Blocca l’uomo che ha colpito al volto il barista, mentre l’altro continua a discutere. Con l’aiuto di papà Ye e di un altro avventore i due stranieri ubriachi vengono fatti uscire dal bar.

La situazione apparentemente sembra risolta, ma in realtà il peggio arriva qualche secondo dopo. Il 42enne moldavo rientra nel locale. Si avvicina a Marco e anche lui, come aveva fatto il fratello poco prima, gli sferra un pugno in pieno volto. Questa volta il giovane titolare cinese cade a terra come un soldatino di piombo. Sbatte violentemente la nuca sul pavimento. Perde subito i sensi. Il 42enne esce dal bar. Marco, incosciente, con il sangue che inizia a uscirgli dalla bocca, viene soccorso. Mamma Ye, che assiste a tutta la scena da dietro il bancone si sente male, sviene.

 

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Qualcuno chiama i soccorsi: 118 e carabinieri. Passano pochi minuti e nel locale di piazza Vittorio Emanuele arriva un’ambulanza del Suem e una pattuglia della stazione di Sarmeola.

I soccorsi 

Mentre i soccorritori prestano le prime cure al barista, il 39 enne moldavo continua a inveire. I militari riescono a bloccarlo e gli stringono le manette ai polsi. Il fratello maggiore nel frattempo è fuggito. Marco viene portato in condizioni gravissime al pronto soccorso dell’Azienda Ospedale Università di Padova. Viene intubato e trasportato nel reparto di Rianimazione.

La preoccupazione dei medici è per l’ematoma che si è formato all’interno della testa del giovane. Il 32enne moldavo viene arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e, per il momento, con l’accusa di lesioni aggravate.

Si trova ora in carcere. Il fratello invece è ricercato. A distanza di un giorno Selvazzano si trova a dover fare i conti con un nuovo episodio di violenza. Solo la sera precedente, sabato, all’incrocio tra via Piave e via Don Bosco, era scoppiata una lite tra un gruppo di extracomunitari.

Ad avere la peggio due nigeriani, trasportati in ambulanza all’ospedale e dimessi con una prognosi di 5 e 10 giorni. Niente a che vedere con quanto accaduto al titolare del bar “Alla Piazza”. Bar che tra l’altro a settembre era stato teatro di una lite tra due clienti, di cui uno disabile, finito all’ospedale

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