Minaccia i poliziotti con l’ascia, gli agenti gli sparano alle gambe: arrestato per tentato omicidio
L’episodio all’alba di lunedì 16 dicembre in via Trieste: il 32enne irregolare era in stato di forte agitazione. I poliziotti hanno provato a calmarlo con taser e spray al peperoncino, inutilmente. Dopo averlo neutralizzato, è stato portato in ospedale dove è piantonato
Alle 4 di lunedì 16 dicembre, la Sala Operativa della Questura di Padova ha ricevuto una segnalazione relativa a un uomo in forte stato di agitazione che, in via Trieste a Padova, brandiva una grossa ascia, minacciando l’incolumità pubblica.
Immediatamente, sul posto sono confluite le pattuglie delle Volanti, supportate successivamente da equipaggi dei Carabinieri, della Polizia Locale e da un’ambulanza del 118. Per oltre 50 minuti, gli agenti hanno tentato di calmare l’uomo, cercando con pazienza e fermezza di indurlo a deporre l’ascia.
Durante questo lasso di tempo, gli operatori hanno fatto ricorso dapprima allo spray urticante al peperoncino, sperando di ridurre la capacità d’azione dell’uomo, e successivamente al taser, ma entrambe le misure si sono rivelate inefficaci. L’uomo ha continuato a rifiutarsi di collaborare, rimanendo in uno stato di agitazione crescente.
Verso le 5, improvvisamente, l’uomo ha compiuto un gesto estremamente pericoloso, scagliandosi con l’ascia contro un agente delle Volanti. Il poliziotto, con grande prontezza, è riuscito a ripararsi dietro l’auto di servizio, evitando così il colpo. Subito dopo, l’aggressore si è diretto verso un ispettore delle Volanti, minacciandolo con l’arma.
Nonostante i ripetuti avvertimenti e l’intimazione dell’alt, l’uomo ha continuato ad avanzare brandendo l’ascia. L’ispettore, valutata l’immediata pericolosità della situazione, si è visto costretto a fare uso della pistola di ordinanza, esplodendo alcuni colpi alle gambe per neutralizzare l’aggressore.
Dopo essere stato colpito, l’uomo è stato bloccato dagli operatori e soccorso dall’ambulanza presente sul posto. Trasportato all’Ospedale Civile, è stato sedato e sottoposto alle cure mediche per una ferita riportata alla gamba destra.
Durante la perquisizione effettuata successivamente, oltre alla grossa ascia, l’uomo è stato trovato in possesso di altri due coltelli: uno a serramanico e uno di tipo svizzero.
Le indagini hanno permesso di identificare l’aggressore come un 32enne di origine nigeriana, irregolare sul territorio italiano. L’uomo era già noto alle forze dell’ordine e gravato da precedenti denunce per resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, commessi in passato nelle province di Padova e Venezia. Inoltre, risultava essere un richiedente asilo con istanza già rigettata.
Il 32enne è stato formalmente arrestato con l’accusa di duplice tentato omicidio. Al momento, si trova piantonato in ospedale.
Le parole di Zaia e Ostellari
«Esprimo la mia vicinanza ai due appartenenti alla Polizia di Stato di Padova, gravemente aggrediti da un cittadino straniero in pericoloso stato di agitazione. Insieme aggiungo l'ammirazione per il sangue freddo e la professionalità dimostrata nelle interminabili decine di minuti in cui hanno cercato di riportarlo alla calma e fargli abbandonare l'ascia che brandiva violentemente». Lo afferma in una nota il presidente del Veneto, Luca Zaia.
«Ancora una volta - prosegue Zaia - alle Forze dell'Ordine va la nostra gratitudine per essere presidio, oltre che di legalità, di tutela e pronto intervento in difesa della comunità. Un ringraziamento che trasmetto anche agli altri agenti coinvolti, ai Carabinieri intervenuti in sostegno e al personale del 118. Quanto è successo è di enorme gravità, soprattutto pensando che l'aggressore aveva a suo carico già alcune denunce per minaccia e resistenza. I cittadini hanno diritto alla sicurezza e uno dei primi passi per garantirla è il rispetto dell'autorità e del lavoro di chi è chiamato a tutelarla. La Giustizia ora farà il suo corso e mi auguro che sia comminata una pena adeguata».
«Mi auguro che qualche esponente della sinistra, dal caldo del suo salotto, non osi sostenere che gli agenti hanno sbagliato ad aprire il fuoco". Lo afferma il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari, esprimendo in una nota «un sentito ringraziamento alla Polizia di Stato intervenuta nella notte per bloccare e infine arrestare un soggetto extracomunitario, armato di ascia, a Padova».
«Il Ddl sicurezza - prosegue Ostellari - contro cui un sindacato e il Pd hanno manifestato in questi giorni, contiene norme utili a tutelare le nostre comunità e pure le forze dell'ordine nell'ambito di operazioni come quella di questa notte. Ricordo che, grazie all'impegno del Governo, in queste ore nella città hanno preso servizio 43 nuovi poliziotti. Dall'amministrazione comunale mi aspetto la stessa sollecitudine: sindaco e giunta smettano di negare i problemi e facciano di più per difendere i cittadini. La situazione a Padova è ormai esplosiva. Sono in contatto con il Prefetto Giuseppe Forlenza. Lo ringrazio per l'impegno e per aver convocato con urgenza un vertice sulla sicurezza in Prefettura».
Le reazioni dei sindacati di polizia
«Questo episodio non è un caso isolato: è la quotidianità per chi indossa la divisa. I poliziotti si trovano ogni giorno a fronteggiare situazioni di pericolo, spesso senza strumenti adeguati e in un contesto dove l'azione delle forze dell'ordine è troppo spesso ostacolata da burocrazia, lentezze legislative e politiche disconnesse dalla realtà»: così Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di polizia Coisp.
L'aggressione di Padova è «l'ennesimo evento che rivela la crescente e spregiudicata brutalità contro il personale in divisa, che ha messo in luce anzitutto la professionalità degli operanti che hanno tentato ogni strada per assolvere al proprio dovere con straordinario sangue freddo e umanità», aggiunge Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato, commentando l'episodio.
«A loro va il nostro plauso - prosegue Mazzetti - ma c'è altro che emerge. Anzitutto che tali episodi sono così frequenti da richiedere un controllo del territorio sempre più pressante».
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