Teolo, alle fiamme due stanze dell’ex hotel Michelangelo

Incendio doloso nel complesso di Monteortone, chiuso da 9 anni. In salvo una gattina. Il sindaco: «Occorre avviare il recupero dell’edificio»

TEOLO. Fiamme l’altra notte in due camere al secondo e al terzo piano dell’ex hotel termale Michelangelo di Monteortone, chiuso ormai da nove anni. Intorno a mezzanotte una signora che abita proprio di fronte al complesso termale di proprietà della Rabensteiner Bau Srl di Villandro (Bolzano) ha notato del fumo nero uscire dalle finestre che danno sui poggioli del lato destro della facciata. Sul posto dopo pochi minuti sono intervenuti i vigili del fuoco di Abano Terme e i carabinieri.

L’intervento di messa in sicurezza della struttura è durato poco più di due ore. Modesti per fortuna i danni: le fiamme hanno aggredito i materassi e la mobilia delle due stanze da letto. Non ci sarebbero danni rilevanti alla struttura, tranne l’annerimento delle pareti e dei soffitti. Secondo gli inquirenti l’origine dell’incendio sarebbe quasi certamente dolosa, proprio perché le fiamme si sono sviluppate su due piani diversi dell’hotel.

Ad avvalorare questa ipotesi è il fatto che il complesso completamente abbandonato, sia di giorno che di notte, è meta di senza tetto che ci vanno a bivaccare. Molto spesso la gente del posto li vede arrivare alticci.

Ieri mattina la donna che ha avvistato le fiamme e che ha dato l’allarme ai vigili del fuoco, accompagnata da un’amica, è andata ad accertarsi che il rogo non avesse creato problemi a Minni, una gattina di pochi mesi che vive all’interno del complesso e che le due donne accudiscono portandole da mangiare tutti i giorni.

Dopo ripetuti richiami la micetta si è presentata al cancello carraio miagolando forse dalla fame e dalla paura.

«Alla luce anche di quanto successo l’altra notte, questa struttura in preda al degrado non può più stare in quelle condizioni perché costituisce un pericolo per tutta la zona», afferma il sindaco di Teolo, Moreno Valdisolo. «Con la proprietà abbiamo sottoscritto un accordo che prevede il recupero del complesso a scopi terapeutici anche con un beneficio economico per il Comune, visto che l’accordo prevede il versamento nelle casse dell’ente di 300.000 euro».

Sull’hotel Michelangelo, da oltre un anno, c’è l’interessamento della Boreas Capital Sarl, una holding arabo-lussemburghese, con sede a Dubai, che intenderebbe realizzare nella struttura un centro riabilitativo ortopedico per calciatori professionisti e per bambini autistici con problemi neuromotori.

Un progetto che il sindaco Valdisolo sposa in pieno, ma che, a quanto sembra, stenta a decollare.

Gianni Biasetto

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