Terremoto nel Centro Italia: operativa la macchina dei soccorsi, sale il bilancio delle vittime

Quasi 500 uomini dei Vigili del fuoco all'opera con 40 mezzi, 6 elicotteri. Fondamentale l'ausilio di 17 unità cinofile per individuare le persone ancora sotto le macerie. I due ospedali di Rieti e dell'Aquila continuano ad accogliere le vittime del sisma

Sotto le macerie del terremoto del centro Italia i morti accertati sono finora 73. Numeri che purtroppo sono destinati a salire 53 neI reatino  tra Amatrice e Accumoli, 20 le vittime ad Arquata e Pescara sul Tronto, la zona dell’ascolano che tremato alle 3.30 di questa mattina. Scosse che hanno provocato danni ingentissimi tra borghi e centri storici dei paesi che si sono sbriciolati. Già attivo il numero solidale che la Protezione civile ha indicato per donare due euro con sms al 45500.

Dalla sala operativa della protezione civile aggiornano di ora in ora il bilancio del sisma che finora conta anche un centinaio di feriti e un numero imprecisato di dispersi. Su questo i vertici della Protezione civile sono estremamente cauti "perché in questi giorni la zona è frequentata molti villeggianti  e non residenti che è difficile quantificare". Oltre 200 le scosse registrate finora con la prima che ha toccato la punta di magnitudo 6.0, e che ha provocato gravissimi danni nei centri coinvolti. La macchina dei soccorsi è a pieno regime e nell'ultimo breafing con la stampa il direttore del servizio emergenze della Protezione civile nazionale, Titti  Postiglione, ha detto che gli interventi si stanno dispiegando su due piani: assistenza e salvataggio delle persone ancora sotto le macerie e individuazione dei dispersi. L’intervento di assistenza agli sfollati  per ora sembra reggere alle richieste dei comuni e delle prefetture

Circa 1200  quelli che dormiranno fuori di casa nella prima notte dopo il sisma. I primi due campi della regione Lazio sono in via di allestimento ad Amatrice e Accumoli, per 500 posti letto. Altri moduli  (letti e cucine da campo) per quasi 1500 persone sono disponibili e in arrivo con le colonne attese in serata dal Friuli, Emilia Romagna, Toscana,  Abruzzo e Molise.

Circa 700 gli uomini dei Vigili del fuoco all'opera da stamani all'alba con 40 mezzi per il movimento terra, 8 elicotteri. Fondamentale come sempre l'ausilio di alcune decine di unità cinofile con il delicatissimo compito di individuare chi è ancora sotto le macerie. 

Funzionano le comunicazioni telefoniche e l'energia elettrica, qualche problema per la circolazione sulle strade secondarie, anche se dopo 12 ore dalle prime scosse tutte le zone sono state raggiunte dai soccorritori. Controlli già eseguiti e fortunatamente senza danni nelle diverse dighe presenti nella zona dell'epicentro tra le regioni del Lazio, Marche e Abruzzo.  "I due ospedali di Rieti e dell'Aquila che stanno accogliendo i feriti per il momento "stanno funzionando a pieno regime ma senza grosse difficoltà". Molti di loro stano tuttavia raggiungendo  gli ospedali romani.

"Questo terremoto è paragonabile a quello dell'Aquila del 2009" ha detto il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio che questa matina ha lasciato la sala operativa di Roma per coordinare gli interventi di soccorso sul posto. E per ora i tecnici e i sismologi che stanno ancora analizzando l'attività sismica non escludono che possano verificarsi altre scosse importanti  oggi stesso e nei prossimi giorni.          

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova