Terremoto, sindaco padovano: «I nostri due ex ospedali per gli sfollati»

Il primo cittadino di Carceri propone che le strutture dismesse ma funzionanti di Este e Monselice diventino centri di accoglienza
L'ospedale di Monselice
L'ospedale di Monselice

CARCERI. Gli ex ospedali di Este e Monselice come centri di accoglienza per le popolazione colpite dal terremoto.

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La proposta è stata inviata ieri dal sindaco di Carceri Tiberio Businaro al presidente della Regione Luca Zaia, agli assessori regionali Giampaolo Bottacin e Luca Coletto - rispettivamente Protezione civile e Sanità - ai sindaci dei due Comuni in cui insistono le strutture, ovvero Francesco Lunghi per Monselice e Roberta Gallana per Este e, infine, al commissario dell’Usl 17 Domenico Scibetta.

«Nessun fratello in tenda» anticipava ieri mattina dal suo profilo Facebook il primo cittadino di Carceri, annunciando la lettera inviata nel pomeriggio. «Oltre alla solidarietà, sto pensando alle priorità per i nostri fratelli terremotati» scrive Businaro, «non voglio sentir parlare di tendopoli, se gli alberghi si sono aperti per i profughi, per i nostri fratelli si devono utilizzare tutte le strutture disponibili. Abbiamo nel nostro territorio le ex strutture ospedaliere di Este e Monselice, chiuse. Ci sono letti, mense, cucine e tutto ciò che serve per accoglierli con dignità. Sto inviando una lettera alla Regione e all’Usl 17 perché si possa condividere questa proposta».

Malaman..Cons. Com.le a Carceri. Nella foto: il sindaco Tiberio Businaro molto sereno durante il Cons. Com.le..Ph. Zangirolami consiglio comunale a Carceri
Malaman..Cons. Com.le a Carceri. Nella foto: il sindaco Tiberio Businaro molto sereno durante il Cons. Com.le..Ph. Zangirolami consiglio comunale a Carceri

Detto fatto. Dal municipio di Carceri la lettera è stata inviata nel primissimo pomeriggio. «In relazione al sisma che ha colpito le popolazioni del Centro Italia» si legge nella richiesta, «si propone sia valutata l’opportunità che gli sfollati provenienti dal territorio colpito siano ospitati, in previsione della fase di assestamento e del lungo periodo di sistemazione dei luoghi colpiti, negli ospedali territoriali di Este e Monselice ora dismessi. La soluzione proposta» sottolinea Businaro, «andrebbe a coniugare lo spirito di una accoglienza senza dubbio più dignitosa di una tendopoli e il risparmio di risorse economiche in quanto le strutture succitate conservano l’agibilità e tutte le caratteristiche per una pronta accoglienza».

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Il sindaco di Carceri è fiducioso che la sua proposta possa trovare accoglienza dalle istituzioni: «Non c’è alcun tono polemico o provocatorio nel mio post in Facebook» precisa Businaro riferendosi al passaggio sui profughi, «credo solo che si possa fare qualcosa di concreto e utile, senza strumentalizzazioni e magari, per una volta, senza complicarci tanto le cose. Le strutture degli ex ospedali sono funzionali, usiamole per questa emergenza. Penso ai mesi che abbiamo davanti, all’inverno che arriva, i bambini che devono iniziare la scuola. La ricostruzione non sarà veloce, possiamo dare a queste persone la possibilità di continuare una vita quasi normale, evitando loro almeno il disagio di vivere in tende o container». Businaro auspica quindi una risposta positiva delle istituzioni: «Per quanto è nelle nostre possibilità» conclude Businaro, «non ci tireremo indietro per collaborare a questo progetto di accoglienza e credo che come me siano sulla stessa linea i colleghi del territorio».

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