Terrorismo, 22 marzo 2016 attacco a Bruxelles. Cosa si sa finora

Martedì 22 marzo la città di Bruxelles è stata colpita da una serie di attentati coordinati. Almeno 5 terroristi, divisi in due gruppi, hanno compiuto attacchi suicidi all'aeroporto internazionale di Zaventem e nella metropolitana. Le vittime accertate sono 35, oltre 300 i feriti. Gli attentati sono stati rivendicati dall'Isis. Rilasciato Faycal Cheffou: il reporter non è l'uomo con il cappello apparso in foto accanto ai kamikaze di Zaventem
L'omaggio alle vittime degli attentati a Bruxelles
L'omaggio alle vittime degli attentati a Bruxelles

(Ultimo aggiornamento alle 16.30 del 29 marzo)

BRUXELLES. Martedì 22 marzo una serie di attentati coordinati ha colpito la città di Bruxelles, capitale del Belgio e sede delle principali istitutzioni europee. Almeno 5 terroristi, divisi in due gruppi, hanno compiuto attacchi suicidi all'aeroporto internazionale di Zaventem e nella metropolitana, nella stazione di Maelbeek. Le vittime accertate sono 35, tra queste c'è anche un'italiana: Patricia Rizzo. E oltre 300 i feriti. Gli attentati sono stati rivendicati dall'Isis. Rilasciato Faycal Cheffou: il reporter non è l'uomo con il cappello apparso in foto accanto ai kamikaze di Zaventem. Secondo il suo difensore ha un alibi telefonico, "era a casa sua al momento degli attentati e ha anche ricevuto delle chiamate". La polizia belga ha riaperto la caccia all'uomo. Intanto  l'Olanda accusa: Fbi avvertì sui Bakraoui sei giorni prima degli attentati.

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Cosa sappiamo dell'attacco a Bruxelles

  • Le esplosioni
  • Gli attentatori: chi sono, come hanno colpito
  • Le vittime e i dispersi
  • Il legame con Salah

 

Le esplosioni

Martedì 22 marzo alle 8 del mattino due esplosioni all'aeroporto internazionale di Zaventem devastano l'area partenza. Si tratta di due attentati suicidi: un ordigno esplode vicino ai banchi del check-in dell'America Airlines, un altro vicino a un bar della catena Starbucks. Dopo circa un'ora una terza esplosione alla stazione Maelbeek della metropolitana, vicino a un palazzo che ospita gli uffici della Comunità europea. Le esplosioni in aeroporto dovevano essere 3: due attentatori si sono fatti esplodere, il terzo ordigno era all'interno dello stesso locale ma non si è innescato. È stato poi trovato e fatto brillare dagli artificieri.

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Gli attentatori: chi sono, come hanno colpito

Tre kamikaze sono state identificati. Sono i fratelli Khalid e Ibrahim El Bakraoui, 27 e 30 anni. Il primo si trovava in metropolitana. Il terzo a essere stato identificato è Najim Laachraoui, 25 anni, nato in Marocco e cresciuto a Schaerbeek. È considerato l'artificiere sia delle stragi di Bruxelles sia di quella di Parigi del 13 novembre 2015. Il quarto uomo era all'aeroporto: è quello che nella fotografia diffusa dagli investigatori indossa una giacca beige e un cappellino. Dopo che la polizia ha rilasciato il reporter Faycal Cheffou per mancanza di prove, è di nuovo caccia all'uomo.

Dalla mattina del 25 marzo c'è un quinto ricercato: Al Hamed Naim, 28 anni, siriano. Nella notte tra il 24 e il 25 la polizia di Bruxelles ha arrestato 7 uomini, fra questi potrebbero esserci i due ricercati. Il commando che ha agito in aeroporto si è fatto portare allo scalo internazionale in taxi. Una serie di coincidenze, dal mancato arrivo di un minivan a una incomprensione con la centralinista, hanno fatto sì che non fossero portati tutti gli ordigni previsti. 

I tre presunti attentatori dell'aeroporto di Bruxelles (foto da La Libre.be)
I tre presunti attentatori dell'aeroporto di Bruxelles (foto da La Libre.be)

Il legame con Salah

Gli attentati di Bruxelles erano progammati per il 28 marzo, giorno di Pasquetta. Ma secondo gli inquirenti sono stati anticipati per vendicare l'arresto di Salah Abdeslam, avvenuto venerdì 18 marzo. Dall'indagine emerge un coinvolgimento diretto di Salah nell'attacco in Belgio: doveva entrare in azione nelle strade della capitale armato di kalashnikov, per mettere in atto un attentato molto simile a quello di Parigi.

Le vittime, i dispersi, i feriti

Sono 35 le vittime dei due attacchi, ma sono solo 5 le persone identificate. Il riconoscimento dei corpi è reso molto difficile dalla potenza delle esplosioni. Dal giorno dell'attentato una donna italiana Patricia Rizzo, funzionaria Ue, che si trovava in metropolitana, era data per dispersa. Venerdì 25 è arrivata la conferma: è morta nell'attentato.  Anche una donna di origini sarde, Jennifer Scintu, ma cittadina tedesca è rimasta vittima dell'attacco.

I feriti sono oltre 300, alcuni in gravi condizioni. Sono tre gli italiani che risultano tra i feriti, sono stati medicati e dimessi. Il bilancio però è ancora provvisorio.

Cancellata la marcia del 27 marzo

Il ministro belga dell'Interno Jan Jambon, e il sindaco di Bruxelles Yvan Mayeur hanno chiesto alla popolazione di rinviare la "Marcia contro la paura" indetta per il 27 marzo da un'iniziativa lanciata su Fb. "Date le capacità della polizia sul terreno e visto che la priorità è l'inchiesta, vogliamo chiedere di non manifestare domani" hanno detto in una conferenza stampa. "Condividiamo l'emozione della popolazione, ma desideriamo che le manifestazioni siamo rinviate di qualche settimana".

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