Terrorismo nero: blitz dei Ros, 14 arresti, uno nel Padovano

PADOVA. Blitz antiterrorismo dei carabinieri del Ros: 14 gli arresti nella notte in varie regioni italiane su disposizione della magistratura dell'Aquila nei confronti di un gruppo clandestino che, richiamandosi agli ideali del disciolto movimento neofascista «Ordine Nuovo», progettava «azioni violente contro obiettivi istituzionali». Uno degli arrestati è di Piombino Dese, nel Padovano. Si chiama Marco Pavan, 30 anni, ed è nato a Mirano.
Pavan, che è ai domiciliari, è ritenuto dagli inquirenti un «affiliato operativo» dell'organizzazione: cioè è tra quegli indagati che, secondo l'accusa, «con condivisione ideologica degli obiettivi... nonchè estendendo all'esterno il pensiero a fini di propaganda, hanno fornito disponibilità alle fasi operative di realizzazione del progetto».
Nell'ordinanza di custodia cautelare si contestano i reati di associazione con finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico ed associazione finalizzata all'incitamento, alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi.
Contestualmente agli arresti sono in corso delle perquisizioni a carico di altri 31 indagati.
Al centro delle indagini del Ros, riferiscono gli investigatori, un gruppo che sulle orme di «Ordine Nuovo» aveva messo in cantiere azioni violente nei confronti di «obiettivi istituzionali», fra cui le sedi di Equitalia, utilizzando i social network come «strumenti di propaganda eversiva».
I carabinieri hanno anche documentato i ripetuti tentativi degli indagati di reperire armi, tramite una rapina già pianificata o mediante approvvigionamenti all'estero. I particolari dell'operazione saranno resi noti in una conferenza stampa che si terrà alle 10.30 presso la procura della Repubblica dell'Aquila.
La Cgil. “Desidero innanzitutto sottolineare il sostegno della Cgil alla Magistratura e alle Forze dell'Ordine per l'operazione contro il terrorismo neofascista, sfociata in 14 arresti e 44 persone indagate". Lo scrive in una nota Christian Ferrari, segretario generale della Cgil Padova. "Si tratta di un'opera meritoria, a difesa delle Istituzioni democratiche e della convivenza civile, gravemente minacciata da possibili atti terroristici e dalla predicazione di odio e di intolleranza xenofoba che chi si ispira all'ideologia fascista mette in campo in molti modi, in particolare ricorrendo agli strumenti che la tecnologia mette a disposizione. Colpisce che uno degli arresti sia avvenuto a Padova. Evidentemente la battaglia contro l'eversione nera, che ha visto nella nostra città uno dei centri nevralgici negli anni di piombo, non è finita".
Bettin (Pd). "Un particolare plauso alla magistratura e alle forze dell'ordine che hanno sventato piani eversivi di matrice neofascista, i quali, dalle prime informazioni filtrate dalla stmapa paiono gravissimi, propugnati da un gruppo diffuso sul territorio nazionale e con un'efficace capacità di coordinamento e relazione. Questi fatti confermano che non può essere mai abbassata la guardia verso orgnaizzazioni terroristiche legate all'estrema destra, come verso tutti quei nuclei che teorizzano e sono pronti a praticare la violenza politica a prescindere dalla loro matrice ideologica. Preoccupa molto che anche nella provincia di Padova gli inquirenti abbiano dovuto mettere in atto misure cautelari verso un indagato".
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