Terza corsia dell’A13 per gli agricoltori c’è l’incubo-espropri
DUE CARRARE. Sono 223 le imprese agricole che subiranno espropri per lasciar spazio alla terza corsia dell’autostrada A13. La denuncia arriva da Coldiretti Padova. «Bene lo stop al mega centro...
DUE CARRARE. Sono 223 le imprese agricole che subiranno espropri per lasciar spazio alla terza corsia dell’autostrada A13. La denuncia arriva da Coldiretti Padova. «Bene lo stop al mega centro commerciale di Due Carrare, ci auguriamo che il 2018 sia finalmente l’anno della consapevolezza per mettere un freno al consumo discriminato di suolo». Coldiretti Padova accoglie con soddisfazione le mosse della Soprintendenza sul progetto del nuovo grande parco commerciale all’uscita di Terme Euganee a Due Carrare, un intervento il cui impatto sull’ambiente ha destato profondi contrasti e timori. Ma non è questa l’unica fonte di preoccupazione, per gli agricoltori a sud di Padova che perderanno decine di ettari di terreno coltivato con la costruzione della terza corsia della A13. Per questo motivo Coldiretti ha avviato un confronto con i vertici della Società Autostrade chiedendo un riscontro sul tracciato che potrebbe mettere in seria difficoltà decine di aziende della zona. «I nostri uffici hanno calcolato che saranno 223 le imprese agricole coinvolte dagli espropri di terreno per la costruzione della terza corsia», spiega Giovanni Roncalli, direttore di Coldiretti Padova, «nel tratto che va da Padova a Bologna. L’agricoltura dovrà pagare il prezzo più alto anche in questa occasione. L’impatto maggiore si avrà nel territorio di Due Carrare, dove sono 121 le aziende che subiranno l’esproprio di terreni, più della metà. A seguire Monselice con 43 aziende, Pernumia con 37, Maserà con 19 e Albignasego con 3. Una ricaduta non trascurabile su una parte della provincia vocata all’agricoltura, in particolare alle coltivazioni di radicchi e ortaggi nel tratto settentrionale del tronco autostradale e ai frutteti e asparagi nella zona più a sud. Verrà meno una porzione significativa di terreno coltivato a radicchio bianco fior di Maserà, e sarà abbattuta anche una fascia tampone realizzata in una azienda agricola, un boschetto che crea una barriera naturale lungo l’autostrada».
(f. fr.)
Argomenti:agricoltura
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