Testa a testa tra Despar e Alì per acquistare i supermercati Billa

Canella ne mette nel mirino due, il gruppo nordestino punta al colpo grosso. Aspiag decide di chiudere in piazzetta Sartori: «Troppi furti e zona degradata»
BARON - SPACCATA AL BILLA DI CHIESANUOVA BARON - SPACCATA AL BILLA DI CHIESANUOVA
BARON - SPACCATA AL BILLA DI CHIESANUOVA BARON - SPACCATA AL BILLA DI CHIESANUOVA

PADOVA. Con l’addio all’Italia del Gruppo tedesco Billa-Rewe, che ha deciso di ritirarsi dal mercato nostrano, anche in provincia di Padova, dove i Billa sono 12, si va ridisegnando la geografia dei supermercati. I gruppi della grande distribuzione interessati ad acquisire gli attuali punti vendita Billa sono la società Alì Market, gestita da Francesco Canella e l’Aspiag Service guidata dall’amministratore delegato Paul Klotz. La famiglia Canella è in trattativa con i tedeschi per acquisire i Billa di via Chiesanuova e di Monselice.

Il Gruppo Despar, invece, ha manifestato interesse per acquistare il Billa di via Facciolati ed altri punti vendita dislocati in provincia. Naturalmente gli eventuali passaggi di proprietà vengono seguiti, con grande attenzione, anche dai sindacati di categoria di Cgil Cisl ed Uil e dalle Rsu interne ad ogni supermercato. «L’occupazione non si tocca» sottolinea Marco Bodon, segretario interprovinciale della Fisascat-Cisl di Padova e Rovigo «Tutti i dipendenti degli attuali Billa devono essere confermati dalle nuove e future proprietà». Dal punto di vista sindacale, naturalmente, lo scoglio da superare sarà quello relativo ai lavoratori che sono occupati nella sede operativa per il Veneto di Carmignano di Brenta, dove lavorano oltre cento persone, tra cui anche tanti impiegati.

Nel frattempo, proprio in città, l’Aspiag Service ha già deciso di chiudere uno dei suoi punti vendita più noti. Si tratta di quello che si trova in Piazzetta Sartori, su lato sud di Largo Europa, che, una volta era convenzionato anche con la società Serra Marina. Le serrande saranno abbassate per sempre a fine anno. I motivi sono, essenzialmente, due. Troppi furti all’interno del negozio e degrado eccessivo nell’area esterna e calo generale delle entrate. Ed il gruppo Despar non chiude solo il supermercato vicino a Baessato. Tra un mese il gruppo con capitale austriaco ed altoatesino calerà il sipario anche all’Eurospar di Cittadella. «Il nostro punto vendita dell’Alta non rende più come una volta» spiega Klotz «E poi non siamo riusciti a trovare un accordo con l’amministrazione locale, in merito ad una modifica della viabilità che avevamo chiesto già tempo fa». «A causa del caldo che non c’è più come negli anni passati, vendiamo tanta meno acqua minerale e poche bibite» sostiene Francesco Canella «Come frutta registriamo un calo addirittura del 15%». Anche Andrea Gianesini è d’accordo con il patròn di Alì Market. «Pure nel mio piccolo supermercato di via Tiziano Aspetti, a causa del maltempo, le vendite alimentari estive sono in calo» sottolinea il gestore in franchising del Punto Despar «Speriamo nella bella stagione altrimenti le entrate rischiano di calare ancora di più».

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