Ticket falsi per Giotto i due bigliettai infedeli rischiano il processo

Rischiano il processo i due dipendenti comunali che, in servizio all’ingresso dei Musei civici e della Cappella Scrovegni, piazzavano dei biglietti falsi incassando il prezzo. Il pubblico ministero Sergio Dini ha chiuso l’indagine e si prepara a sollecitare il rinvio a giudizio nei confronti di Fabio Pizzinato e di Massimiliano Labadessa. Uno dei due addetti al settore museale aveva accumulato ben 60 mila euro ma dal suo conto corrente, da tempo, non usciva neanche un euro pur avendo una famiglia sulle spalle da mantenere.
La denuncia
Era stato il Comune di Padova a presentare la segnalazione in procura quando, lo scorso gennaio, una signora disabile, intenzionata a visitare la Cappella degli Scrovegni, aveva protestato: era stata costretta dal bigliettaio di turno a pagare per intero l’ingresso (13 euro) anche se per i portatori di handicap i biglietti sono gratuiti come per l’accompagnatore, basta solo pagare un euro di prenotazione. La polizia locale aveva identificato il bigliettaio, un 56enne residente in città.
L’inchiesta
Dalla procura è partito l’ordine di perquisizione e a casa sua è stata sequestrata una stampante grazie alla quale erano autoprodotti i biglietti fac-simile a quelli autentici rilasciati dal museo ma con una grafica superata. Anche il complice, 50enne di Padova, è stato identificato e perquisito: nella sua abitazione è stata sequestrata un’altra stampante insieme al pc. E i due si sono ritrovati nel registro degli indagati per falso e truffa. Oltre a consentire l’ingresso al museo e agli Scrovegni, i biglietti sono venduti anche per accedere nella sala multimediale e a Palazzo Zuckermann, parti integranti del complesso museale dei Civici. Secondo le carte dell’inchiesta il meccanismo truffaldino andava avanti almeno dal 2015: quando i due erano di turno, a caso, veniva rifilato un biglietto taroccato all’ignaro turista. —
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova