Ticket non pagati, in arrivo le cartelle
PADOVA. Oltre 320 mila euro per prestazioni odontoiatriche mancano dalle casse dall’Azienda Ospedaliera di Padova.
Si tratta di somme relative a interventi coperti da ticket o soggetti a tariffe non coperte dal sistema sanitario regionale, che i padovani hanno “dimenticato” di pagare. Dopo l’invio di 350 lettere di sollecito, via Giustiniani inizia ora a riscuotere i suoi crediti.
La maxi operazione contro i “furbetti” del ticket è scattata in seguito all’approvazione del “Regolamento recupero crediti” avvenuta lo scorso anno. «C’è chi ha già pagato la cifra richiesta in un'unica soluzione, chi chiede di rateizzare l’importo oppure c’è chi prima di saldare il conto, cerca chiarimenti», spiega Eugenio Possamai, direttore amministrativo dell’Azienda Ospedaliera, «Abbiamo costituito un gruppo di lavoro ad hoc per venire incontro alle esigenze degli utenti. I componenti hanno competenze trasversali, sia amministrative che sanitarie, e sono pronti a dare tutte le risposte del caso».
Per ora, gli accertamenti hanno riguardato le prestazioni odontoiatriche relative all’arco di tempo intercorso tra il 2005 e il 2010. «Poi passeremo ad analizzare altri settori medico-sanitari. Procediamo per tipologia di attività in modo da ottimizzare i tempi ed essere in grado di affrontare le problematiche in maniera coordinata. Dopo aver preso in esame i crediti in odontoiatria, ci sposteremo su altre aree», annuncia Possamai. Le prestazioni erogate ed insolute vanno dalle pulizie dei denti fino agli impianti dentali. Gli assistiti si sono visti recapitare richieste di pagamento che partono da poche decine di euro e arrivano fino a centinaia e centinaia di euro. Negli ultimi mesi le associazioni di tutela hanno ricevuto decine di segnalazioni di utenti arrabbiati. «In futuro cercheremo di inviare i solleciti di pagamento a stretto giro di posta», aggiunge il direttore amministrativo, «Stiamo mettendo a regime il sistema per non far passare più così tanto tempo dall’erogazione della prestazione sanitaria. Se noi andiamo a richiedere il pagamento subito, l’assistito è in grado di ricordare meglio e noi siamo in grado di chiarire in termini più rapidi tutta la procedura». I diritti di credito si estinguono dopo dieci anni e per interrompere il periodo è necessario mettere il debitore in mora. Per fare ciò l’Azienda ospedaliera di Padova invia la raccomandata contenente l’importo, i termini di pagamento e le modalità per effettuare il versamento. Secondo il regolamento, il debitore può pagare anche con un massimo di dodici rate mensili. Se il pagamento non avviene, si passa alla diffida. Poi si procede alla riscossione coattiva, attraverso un agente di riscossione.
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