«Togliete il nome di Graziani dalle strade di tutta Italia»

Mozione della maggioranza in Consiglio sul caso del soldato che nel ’17 il generale  fece fucilare nella piazza del paese perché l’aveva salutato con la pipa in bocca



NOVENTA PADOVANA. Via il nome del generale Andrea Graziani da strade e piazze italiane. Lo propone la mozione presentata dal gruppo di maggioranza “Bisato sindaco con Noventa” che verrà discussa stasera alle 21 in Consiglio comunale. Graziani è colui che il 3 novembre 1917 fece fucilare proprio a Noventa il giovane artigliere Alessandro Ruffini percependo l’atteggiamento del sottoposto come poco rispettoso. La tragica vicenda è nota. Il generale Graziani, di passaggio per Noventa, vide sfilare una colonna di artiglieri da montagna. Ruffini, 23enne artigliere di Castelfidardo, lo salutò tenendo la pipa in bocca. Graziani lo redarguì e lo bastonò, Ruffini non reagì. Ma il generale si infuriò quando alcuni presenti gli fecero notare il modo in cui trattava i soldati, ai quali rispose facendo fucilare Ruffini dicendo: «Dei soldati io faccio quello che mi piace». La mozione vuole mettere in evidenza i soprusi e le violenze perpetrati dagli ufficiali nei confronti dei sottoposti. Tra gli ufficiali responsabili di questi atti si distinse per «ferocia inaudita» il generale Graziani, non a caso chiamato «generale fucilatore».

«Sappiamo che di vie intitolate a Graziani ve ne sono diverse, in particolare nel Veronese» afferma il sindaco Luigi Alessandro Bisato «su questo aspetto, per la sua propensione storica e per il rinnovato interesse suscitato dalla tragica vicenda, ci ha lavorato l’assessore Sofia Tisato». L’anno scorso si è infatti celebrato il centenario della fucilazione di Ruffini. In quell’occasione sono venuti a Noventa i famigliari del soldato giustiziato.

Nella ricorrenza la giunta aveva fatto posizionare le sagome di 5 soldati che puntavano il fucile posizionandolo vicino al Monumento ai Caduti. La ricostruzione scenografica aveva fatto infuriare CasaPound, i cui militanti erano arrivati nottetempo a Noventa per ricoprire il Monumento col tricolore apponendovi la scritta: «Per ogni fucilato son morti 1000 eroi. Onore a chi ha difeso il popolo e la Patria». La mozione impegna il Comune a sostenere in modo attivo i valori della dichiarazione “Veneto, terra di pace” e a sostituire titolazioni a figure storiche che, come Graziani, si siano rese responsabili di comprovati episodi di violenza, con quella di personalità che abbiano dato un contributo al progresso morale e alla giustizia.

C’è anche la proposta, stavolta del consigliere del Carroccio Marcello Bano di intitolare una via o piazza di Noventa a Ruffini e ripristinare i 5 fucilieri, fatti rimuovere dal sindaco perché alcuni lo ritenevano un plotone d’esecuzione. Una seconda mozione della maggioranza riguarda l’accoglienza e supporto ai difensori dei diritti umani, a chi mette a repentaglio la vita per il bene altrui. All’odg anche l’interrogazione del consigliere di minoranza Gianmaria Cacco sulle aree verdi con giostrine spezzate, attrezzature ridotte a segatura e nessun accesso a portatori di handicap. ––

Giusy Andreoli

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