Tognin: «Anno compromesso» Santoianni: «Colpo durissimo»
ABANO TERME
Sono ore di pensieri e tanti punti di domanda sul da farsi e sul futuro per gli albergatori termali di Abano e Montegrotto. Si potrà tenere aperto, ma per quanto e per quanti clienti? Luca Tognin, titolare degli hotel Europa di Abano e Neroniane di Montegrotto è chiaro. «Eravamo tutto sommato contenti per la ripresa che avevamo visto fino ad un paio di settimane fa», spiega Tognin. «Poi si sono improvvisamente impennati i contagi e sono iniziate a circolare le prime notizie negative e le restrizioni. Il ritorno dell’obbligo della mascherina all’aperto, altre regole restrittive a livello nazionale, come coprifuoco in alcune regioni e chiusure dei locali alle 24, il veto da parte di Svizzera e Germania, hanno segnato profondamente presenze e prenotazioni».
La differenza si è vista e in maniera sostanziale. «È calato il lavoro vertiginosamente», annota il titolare degli hotel Europa e Neroniane. «Ora abbiamo pochi clienti in casa e il nostro obiettivo è cercare di tenere aperto il più possibile. Gli alberghi non chiuderanno prima del ponte di Ognissanti, ma puntiamo a tenere duro e ad arrivare fino al ponte dell’Immacolata, superando così la scadenza del 24 novembre del Dpcm in vigore da domani (oggi, ndr). Tognin è chiaro. «I nostri hotel sono sicuri», spiega ancora. «Ci siamo attenuti fin da subito alle regole che ci sono state imposte e che ci siamo dati anche da soli con dei protocolli rigidissimi e che hanno avuto come collaboratore un luminare come il virologo Palù. Speriamo di reggere, anche se l’anno è fortemente compromesso».
C’è chi sta invece riflettendo sul da farsi da oggi, come il titolare dell’Hotel Mioni Royal San, Giampaolo Santoianni. «In queste ore deciderò se chiudere già domani (oggi, ndr) o se provare a tenere aperto ancora qualche giorno, studiando così la situazione. Va detto che per noi, che puntavamo molto sull’utilizzo delle piscine da parte degli esterni, è un colpo pesantissimo. Per la seconda volta di fatto ci costringono a chiudere e ci lasciano senza sussidi. Il non aver messo in piedi un vero lockdown, ma avendolo semplicemente camuffato, toglie il Governo dall’obbligo di dare sussidi alle imprese turistiche». —
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