Lutto a Tombolo, papà muore a 34 anni

Quattro giorni prima la diagnosi. Burim Maliqi lavorava come corriere per Gls. Social invasi da messaggi di incredulità e commozione. Lascia nel dolore la moglie e la piccola Aurora, nata da poco

Silvia Bergamin
Burim Maliqi
Burim Maliqi

Un male feroce e implacabile ha strappato Burim Maliqi alla sua famiglia in soli quattro giorni. Sabato scorso la diagnosi devastante, mercoledì la sua vita si è spenta, lasciando un vuoto incolmabile tra i suoi cari e tra le tante persone che lo conoscevano. Aveva solo 34 anni, una vita piena davanti e un amore infinito per la moglie e la sua piccola Aurora, nata da poco.

Originario del Kosovo, Burim viveva a Tombolo e lavorava come corriere per Gls. Era conosciuto da tutti per la sua gentilezza e la sua disponibilità. La sua improvvisa scomparsa ha lasciato sgomento e dolore in chiunque abbia avuto modo di incrociare il suo cammino.

I social in queste ore sono invasi da messaggi di incredulità e commozione: «Era il mio corriere preferito, mi avvisava sempre per telefono», scrive qualcuno. «Non riesco a crederci. Neo papà, gli brillavano gli occhi quando parlava della piccola e della moglie», aggiunge un altro.

Burim non era solo un lavoratore instancabile, ma un uomo capace di lasciare un segno, anche nelle piccole cose. «È incredibile come una persona che vedi solo per qualche secondo lasci così il segno in tante persone», si legge tra i tanti ricordi condivisi. Il suo sorriso e la sua cortesia erano la sua firma. «Sempre gentile ed educato, preciso, affidabile. Veniva fino a dentro casa per consegnare i pacchi a mia madre che ha 87 anni».

La sua morte ha scosso amici, colleghi, clienti e vicini di casa: il giovane papà, che avrebbe compiuto 35 anni il 27 giugno, godeva infatti di ottima salute.

«Qui, nel condominio dove abitavi, non riusciamo ancora a crederci. Mancherai», scrive una vicina.

Un collega lo ricorda con affetto: «Un grande lavoratore, amavi quello che facevi. Ti ho fatto fare mille corse per mille spedizioni, ma riuscivi sempre a passare con il sorriso».

La sua salma tornerà in Kosovo, dove riposerà per sempre. Ma il suo ricordo rimarrà vivo nei cuori di chi lo ha conosciuto e gli ha voluto bene. «Non si può descrivere una persona come lui perché ogni parola è riduttiva. Resterà per sempre nei nostri cuori», il commento di un familiare.

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