Torna a scorrere la storica sorgente del Fornetto

TORREGLIA. La storica sorgente del Fornetto di Luvigliano, che in passato ha garantito acqua potabile a numerose famiglie del borgo, ha fatto zampillare le fontane del giardino di Villa dei Vescovi e ha fatto girare le macine del mulino di Villa Isabella, ora è tornata agli antichi splendori grazie ad un intervento di recupero effettuato dal Servizio Forestale della Regione Veneto. L’incuria degli ultimi anni aveva quasi del tutto compromesso la fonte che scarica l’acqua nel Calto delle Fate. Oltre alla pulizia del deposito dai detriti e il recupero della falda che esce dalla roccia, è stato eseguito un importante lavoro di regimazione delle acque del torrente per evitare che nelle forti precipitazioni, quanto scarica verso valle legname e pietrisco, vada ad invadere la sorgente. A monte e a valle del “buttarotto” sono state realizzate delle briglie, una in ferro, e dei salti d’acqua prima del sentiero che porta alla ex fornace e sul monte Solone. Le sponde del calto sono state consolidate con dei massi ciclopici mentre sul frontespizio della sorgente sono state ricollocate le pietre di trachite originali. L’intervento di restauro era stato sollecitato nel 2017 con una petizione al Comune e al Parco Colli dal comitato “Amici del Fornetto”.
Durante l’esecuzione dei lavori il coordinatore del comitato, Roberto Manoli, aveva criticato la scelta di ripristinare le sponde con l’uso dei massi ciclopici. Una scelta, secondo Manoli, che nulla aveva a che fare con la tipologia dei materiali originali. «Ora che i lavori sono conclusi, tutti possono rendersi conto che l’intervento non stravolge lo stato dei luoghi come aveva detto Manoli», afferma il sindaco di Torreglia, Filippo Legnaro. «In questi giorni di limitazioni dovute al problema del coronavirus, la fonte è meta di numerosi amanti del trekking. Finora ho sentito solo commenti positivi. Con il recupero del Fornetto, il comune ha due storiche sorgenti funzionanti. Richiamo turistico non da poco per chi ama passeggiare nella natura. L’altra è la fonte Regina sulla strada per Torreglia Alta».––
Gianni Biasetto
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