Tornano dal Messico con la febbre Dengue, scatta la disinfestazione nel rione Santa Rita

Padova. Sono tornati dal Messico con addosso il malessere tipico di chi ha una brutta influenza. Ma quando si sono resi conto di essere in due a star male, e nello stesso modo, il sospetto di aver preso un virus ha preso il sopravvento. L’esito degli esami ha confermato il timore di due trentacinquenni residenti a Padova, nel quartiere Santa Rita: si tratta di febbre Dengue. I due adesso sono chiusi in casa con febbre e rash petecchiale. Ma siccome viaggiavano in comitiva, tutti i loro compagni saranno chiamati - probabilmente già oggi - a fare un esame, perché la Dengue nell’ottanta per cento dei casi è asintomatica e altri potrebbero aver contratto il virus.
Souvenir del messico
Una settimana fa era stata una donna appena rientrata dai Caraibi a portarsi a casa, all’Arcella, l’infezione virale. Stavolta sono due ragazzi sui 35 anni, reduci da un viaggio di gruppo in Messico. «Hanno contratto una forma sintomatica, ma non è stato necessario il ricovero», spiega Monia Pacenti, biologa del Laboratorio di riferimento regionale diagnostica delle infezioni virali emergenti. «Ora valuteremo gli altri componenti della comitiva».
Il protocollo
Nella zona di residenza dei due, intanto, dovrebbe essere fatto un intervento di disinfestazione, perché una zanzara che ha punto una persona infetta può trasmettere la malattia anche ad altri. In questi casi il Servizio Igiene dell’Usl dispone lo spargimento di gas adulticida contro le zanzare in un raggio di cento metri dall’abitazione delle persone infette, proprio come era stato fatto all’Arcella una settimana fa. Ma ieri sera non c’era ancora nessuna comunicazione ufficiale del Comune sull’attivazione del protocollo.
Virus d’importazione
«Noi non abbiamo una Dengue autoctona, cioè che si sviluppa qui. Le forme virali che trattiamo sono sempre portate da persone che tornano da viaggi caraibici», spiega il professor Giorgio Palù, presidente della Società italiana ed europea di virologia. «Quest’anno nel Veneto abbiamo già avuto una ventina di casi, tutti di febbre estiva. Bisogna starci attenti perché può avere manifestazioni anche gravi nelle sue forme più acute e perché ogni anno fa dai 35 ai 50 mila morti. D’altra parte è un virus di classe 3 - e teniamo conto che in classe 4 c’è l’ebola - e non c’è terapia né vaccino».
Il contagio
A differenza della West Nile, la febbre Dengue può passare anche da uomo a uomo, anche se non in maniera diretta. Il vettore è sempre la zanzara che, dopo aver punto una persona infetta, può contagiarne un’altra pungendola. Per questo si rende necessaria la disinfestazione urgente della zona di residenza. —
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova