Torreglia, arrivano i nostri con fieno e mele per i poveri cavalli affamati in quarantena
Raccolto l’appello lanciato dal nostro giornale per i 12 cavalli dello Star’s Ranch, scatta la solidarietà per la scuola di equitazione western chiusa per l’emergenza Covid-19

DORO-FOTOPIRAN-TORREGLIA-CONSEGNA FIENO PER CAVALLI STAR RANCH ines titolare del ranch e paolo carniello
TORREGLIA.I cavalli della scuola di equitazione Star’s Ranch di Torreglia, disoccupati a causa dell’emergenza Covid-19 che impedisce agli allievi di recarsi alle lezioni, hanno da mangiare grazie alla solidarietà di alcune persone che hanno accolto l’appello lanciato attraverso il nostro giornale dalla titolare del maneggio, Ines Pastò.

DORO-FOTOPIRAN-TORREGLIA-CONSEGNA FIENO PER CAVALLI STAR RANCH
Ieri Paolo Carniello, imprenditore e assessore di Montegrotto, si è presentato con un rimorchio trainato da un trattore e ha consegnato due rotoballe di fieno. Aiuti sono arrivati anche dall’Ortofrutta Euganea che ha offerto delle cassette di mele e da privati che hanno fornito vermifughi e grasso per gli zoccoli. «Questi gesti di solidarietà di persone che come me amano il benessere degli animali mi hanno commossa», afferma la titolare del maneggio di via Ferruzzi. «Per un po’ scorte di fieno e di mangime ne abbiamo, speriamo che questa situazione finisca presto perché per sfamare 12 cavalli servono due quintali di fieno al giorno. Mi ha chiamato anche il sindaco di Torreglia Filippo Legnaro per esprimermi la sua vicinanza per le scuole come la nostra che insegnano la cavalcata western con cavalli quarter horse americani e per chi si occupa di turismo equestre».

DORO-FOTOPIRAN-TORREGLIA-CONSEGNA FIENO PER CAVALLI STAR RANCH ines titolare del ranch e paolo carniello
«Quando ho letto l’appello della signora mi sono subito attivato per aiutarla», dice Carniello «Avendo avuto a che fare in passato con i cavalli ho capito che bisognava intervenire tempestivamente e così ho voluto fare la mia parte portando alla scuola del fieno, una volta ottenuti i permessi necessari per far viaggiare il trattore, anche il 25 Aprile. Il cavallo in certe situazioni va in depressione come succede talvolta anche a noi umani e attraverso un processo autocatalitico rischia di diventare anoressico. Ecco perché serve aiutare questi animali ora che sono fermi e non hanno il contatto quotidiano con gli allievi come succedeva fino a un paio di mesi fa». Ines Pastò, intanto, torna a rivolgersi al governatore della Regione Veneto Luca Zaia affinché prenda in considerazione l’avvio delle attività anche delle realtà del settore equestre.
«Noi operiamo prevalentemente con ragazzi dai 4 ai 12 anni», aggiunge l’istruttrice. «La nostra attività può essere svolta in piena sicurezza anche perché ad ogni cavallo viene assegnato un allievo e l’istruttore rimane a distanza di sicurezza. Sono certa che tornare al maneggio per i bambini, che oggi sono rinchiusi nelle loro abitazioni, tristi e irrequieti perché non possono giocare con gli amici e i compagni di scuola, sarebbe un toccasana per il loro umore».
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