Torta alla marijuana, 2 donne all’ospedale
Perché non aggiungere alla farina, allo zucchero e al burro un po’ di marijuana per uno sballo che parta dalla pancia e dia brividi per tutta la digestione? Dev’essere stata questa l’idea di P.V. 34enne di origini siciliane che, invitato assieme a due amiche coinquiline ad un pranzo a Teolo, aveva preparato una torta. Ma tra gli ingredienti aveva messo 10 grammi di marijuana che aveva comperato appositamente. Lui dice che aveva avvertito i commensali, della serie nessuna sorpresa. Ma qua iniziano le contestazioni. Delle due donne che sono finite al Pronto soccorso dell’ospedale Sant’Antonio, una ammette che sapeva che la torta era “stupefacente”, l’altra si è arrabbiata: «Io non sapevo nulla, altrimenti non l’avrei mangiata».
IL PRANZO A TEOLO
P.V. vive in via Piovese, poco distante dal cavalcavia, con due amiche, una 37enne e una 38enne campana. I tre ricevono l’invito per un pranzo domenicale a casa di due amici. Invece di presentarsi a mani vuote, portano una torta, in gergo una “Space cake”. La impasta e la cucina il siciliano, che la decora pure con lo zucchero a velo. Da leccarsi i baffi. Dopo aver pranzato allegramente con bigoli e carne ai ferri i 5 amici - la coppia che ospitava e i 3 partiti da Padova - sono arrivati al dolce. Ma qualche ora dopo sono iniziati i guai fisici per le due donne.
i primi dolori
Alle 18 ha i primi dolori la prima donna, mezz’ora dopo alla seconda. Non leggeri, anzi. Tanto da chiamare l’ambulanza. Entrambe sono state ricoverate per intossicazione da stupefacenti, erano in stato di semi incoscienza. La seconda viene accompagnata da un conoscente, infermiere, che ha chiamato quando i dolori si stavano facendo insopportabili. Ai medici le due donne hanno raccontato di aver mangiato quella torta preparata dal loro coinquilino. I sanitari del Sant’Antonio, capita la questione, hanno informato i carabinieri, come da prassi in casi del genere. Il primo sopralluogo è stato fatto all’ospedale. Al capezzale c’era il “pasticcere” a cui la torta non aveva dato alcuna conseguenza. Chiariti i fatti i militari del nucleo Operativo e Radiomobile, coordinati dal tenente Corrado Quarta, hanno deciso di perquisire l’abitazione di via Piovese e nella disponibilità di P.V. hanno trovato un bilancino di precisazione e un grinder - una sorta di sminuzzatore di marijuana e 5 fette del dolce avanzate che sono state sequestrate per ulteriori analisi. L’uomo che non ha mai negato di averla preparata, anzi ha spiegato il procedimento usato, è stato denunciato per spaccio. Le coinquiline dopo una notte di ricovero sono state dimesse. Ora hanno capito che per loro cibi a base di marijuana sono particolarmente indigesti. —
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