Tosi e Zaia, la guerra di sindaci Ecco chi scende dal Carroccio

Come un puzzle rimasto senza alcuni pezzi, la Lega Nord si sta guardando allo specchio in cerca dei buchi. Da tempo spaccato fra i sostenitori di Luca Zaia e quelli di Flavio Tosi, il Carroccio padovano esprime al meglio la situazione contraddittoria e a tratti paradossale che sta attraversando a livello nazionale il partito guidato da Matteo Salvini. A spiccare per emblematicità è il caso di San Martino di Lupari, dove lunedì scorso si è tenuto un consiglio comunale dai contorni surreali. Nel piccolo comune dell’Alta il primo cittadino è il tosiano Gerry Boratto, che in settembre è stato eletto segretario provinciale della Lega Nord battendo Massimo Bitonci. Boratto, assente alla fornace Carotta per il lancio della campagna di Zaia, è anche capo di gabinetto dell’assessore regionale Maurizio Conte, leader della corrente tosiana e principale sostenitore di Tosi alle prossime regionali, che a San Martino di Lupari riveste l’incarico di capogruppo dei consiglieri comunali della Lega pur essendo decaduto da militante del partito e cancellato dall’albo dei soci. Ebbene, proprio alla luce dei recenti sviluppi politici e della fuoriuscita ufficiale di Conte dalla Lega, lunedì sera le opposizioni hanno presentato un’interpellanza al sindaco per avere conto di nuovi eventuali gruppi di maggioranza. Non senza imbarazzo, il sindaco Boratto - che ancora non ha ufficialmente abbandonato il Carroccio ma potrebbe essere presto rimosso da segretario provinciale - ha preferito rinviare la risposta alla prossima seduta consiliare. «Una situazione assurda, con il segretario provinciale della Lega in palese conflitto di interessi, con il piede in due staffe, e l’assessore regionale Conte che è già fuori dalla Lega ma continua a mantenere il titolo di capogruppo in consiglio comunale», sottolinea Luisa Serato, ex presidente del consiglio provinciale residente a San Martino di Lupari e fervente sostenitrice di Zaia. Se questo spicca come caso emblematico, nel resto della provincia le situazioni da decifrare non mancano, tra rotture ufficiali e numerosi casi in bilico, in attesa di capire da che parte tira il vento. In qualche Comune, come Selvazzano, San Martino di Lupari e Tombolo (dove i segretari di sezione sono tosiani), non si sono visti i gazebo della Lega domenica 29 marzo. Tra gli esponenti di spicco il parlamentare Roberto Caon ha già sposato la scissione di Tosi, mentre è ancora indecisa il consigliere regionale Arianna Lazzarini. Tra gli ammnistratori locali, sta con Tosi il sindaco di Agna, Gianluca Piva, che è anche segretario di sezione della Lega, mentre il sindaco di Vescovana, Elena Muraro non ha ancora fatto la sua scelta. Tra gli ex consiglieri provinciali hanno espresso simpatie tosiane Alessandro Paiusco (assessore a Villafranca Padovana) e Bruno Cavinato (Campodarsego), mentre Giulio Centenaro, fervente tosiano, ha pubblicato recentemente su facebook commenti che lasciano intendere un pieno sostegno a Zaia.
Simone Varroto
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova