Totonno Pedicini ha un lavoro e da oggi un tetto sopra la testa

Il quarantottenne napoletano era costretto ormai da mesi a vivere a bordo della sua 500 ferma in via Citolo da Perugia Offerti numerosi impieghi

Ha già trovato lavoro Antonio “Totonno” Pedicini, il 48enne, residente a Pomigliano d’Arco, (lo stesso paese vicino Nola dove abita il vice-premier Luigi “Gigino” Di Maio), che da quattro mesi viveva nella sua vecchia Fiat 500, parcheggiata in via Citolo da Perugia, dietro la casa di riposo Ira. Il napoletano, dopo l’articolo pubblicato sul nostro giornale che raccontava le sue vicissitudini, ha ricevuto una ventina di offerte di lavoro e ha accettato quella proveniente dalla Cvs, una piccola ditta guidata da Alberto Chiarentin, che lavora per conto di tanti Comuni e multiutility nel settore dei sottoservizi.

Ora sta lavorando come moviere: è la persona che, con la casacca fosforescente addosso e la paletta in mano, segnala agli automobilisti in transito i lavori in corso e disciplina il traffico nell’area di cantiere. In questi giorni lavora a Piombino Dese.

Per quanto riguarda, invece, l’alloggio, fino a ieri ha continuato a dormire a bordo della sua 500. Novità di ieri, però, annunciata in diretta da Canale Italia, è che da questa sera dovrebbe dormire in un centro d’accoglienza di Monselice.

«Innanzi tutto ringrazio di cuore quelli che si sono offerti a darmi una mano, e in particolare il mio attuale datore di lavoro, che mi ha assicurato un posticino fisso per i prossimi quattro mesi» dice Pedicini «Ho avuto la prova che i padovani sono generosi e sono disponibili ad aiutare sia gli italiani che gli stranieri in difficoltà. Sono felice di tornare ad avere da stanotte un tetto sopra la testa».

Poco prima che accettasse l’offerta a Piombino Dese, il napoletano era stato contattato anche da Chicco Contin e dalla stessa amministrazione comunale. «Pedicini potrebbe lavorare la sera sino a tardi come vigilante ai Navigli» dice il principe della movida padovana «Lo invito a venire a bere uno spritz da noi e così possiamo parlare anche di lavoro». L’assessore comunale Marta Nalin ha fatto invece sapere che da alcune settimane i servizi sociali comunali lo tenevano d’occhio e gli avevano offerto di alloggiare, per alcuni giorni, al dormitorio di via del Torresino. —



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