Tra le strade di Padova compare la New York di Any

PADOVA. New York è la sua musa e il Brooklyn bridge lo strumento di connessione verso il futuro e verso gli altri. È apparso così in città Any, un nuovo pezzo di street art cittadina. L’acronimo sta per About New York, come il profilo Instagram @about_new_york dell’artista, dove l’arte dell’immanenza prende forma e concretezza. Domenica notte il Ponte per eccellenza, rappresentato in giallo con i contorni neri, è comparso su una centralina di fronte a Benetton, in via Emanuele Filiberto e vicino allo store della Feltrinelli, tra via San Francesco e Riviera Ponti Romani.
Sono due lavori realizzati con la tecnica stencil, che permette di ripetere forme e simboli attraverso una maschera normografica. Tuttavia a ben guardare, magari sbirciando il profilo social dell’artista, si scopre molto di più: opere in tela che declinano all’infinito la città che non dorme mai. New York, patria senza patriottismo, accoglie senza porre domande, offrendo ad ogni storia l’occasione di raccontarsi.
E così tra un’accezione del Brooklyn bridge e l’altra, compare R2-D2, il personaggio immaginario dell’universo fantascientifico di Guerre Stellari. Accanto “The blue train” , il vagone della subway che sembra voler ricalcare le tinte calde delle emozioni umane. Ma anche versioni seriali di Soho: spruzzi di colore che celano la mano di un artista che usa il pennello e non solo le bombolette.

Ecco il labirinto delle scalette anti incendio, il groviglio di finestre illuminate della città in un contesto che suona la vita newyorkese, ma potrebbe essere sotto qualsiasi cielo contemporaneo. E ancora: “Downtown” – Wall Street – si rispecchia nell’acqua formando delle croci luminose che ipnotizzano, costringendo lo sguardo a perdersi nella luce dei propri pensieri; “Flatiron” – il Fuller Building, meglio noto come Flatiron Building (” ferro da stiro” ) – 86, 9 metri di altezza, eppure sfugge la prospettiva attesa, quella del fascino del cemento che fagocita, ma suggerisce una dimensione più umana che non si lascia sovrastare e il lampione giallo, che splende di luce, sembra essere lo spirito critico dell’uomo che non permette alla potenza di New York di inghiottirlo nelle sue fauci.

Da alcune settimane Any si palesa in città con stickers incollati su monopattini e parafanghi di moto. Punti di vista underground che tuttavia tradiscono una poetica profonda già ospitata nella galleria d’arte Cd Studio d’Arte di Carlo Silvestrin, mecenate contemporaneo dei grandi artisti padovani; e già esposta alle Muse in Ghetto con la Vecia Padova, che apre finestre impreviste all’arte cittadina. —
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