Tragedia di Pozzuoli: il piccolo sopravvissuto riabbraccia i nonni

Dopo l'incubo di aver visto mamma, papà e fratellino sprofondare in una voragine della Solfatara ha potuto ricevere un po' d'affetto

Il vulcanologo: "Anidride carbonica letale, c'era poco tempo per salvare la famiglia"

POZZUOLI. Ora ha qualcuno da abbracciare, un po' meno solo dopo una tragedia da incubo. Il piccolo di  7 anni unico superstite della famiglia di Meolo - il papà Massimiliano Carrer, la mamma Tiziana Zaramella e il fratellino Lorenzo, di 11 anni - che ieri mattina ha perso la vita nei pressi di una 'fangaia' del vulcano Solfatara di Pozzuoli (Napoli), è stato affidato ai nonni paterni. Accanto a loro anche la mamma  e la sorella della mamma Tiziana, con suo marito.

«Quella famiglia così allegra. Abbiamo il cuore spezzato»

Il piccolo, che ha vissuto l'incubo di vedere tutta la sua famiglia "divorata" da un cratere che si è aperto sotto i loro piedi, ha chiesto per ore in lacrime dov'era la sua mamma. Subito soccorso  da alcuni turisti presenti, dalle guide del cratere, è stato rifocillato dal gestore del bar Solfatara, dov'era stato portato per allontanarlo dalla scena del dramma dove le squadre di soccorso dei vigili del fuoco stavano tentando di recuperare i corpi senza vita dei suoi familiari. Poi ha atteso l'arrivo dei nonni e degli zii con i responsabili dei servizi sociali del comune di Pozzuoli ed stato assistito da due psicologi.

Solfatara: ecco la voragine in cui hanno perso la vita tre persone

I nonni del piccolo sono atterrati all'aeroporto di Capodichino in tarda serata: ad attenderli il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, che li ha accompagnati in un albergo cittadino dove hanno potuto riabbracciare il nipotino.

Le urla disperate del piccolo sopravvissuto: «Mamma, papà, Lorenzo. Dove siete? »
I corpi coperti da un telo alla Solfatara di Pozzuoli dove tre persone sono morte all'interno del cratere a Pozzuoli (Napoli), 12 settembre 2017. ANSA/CIRO FUSCO

I Carrer si tratterranno a Pozzuoli il tempo necessario per espletare le pratiche burocratiche ed il riconoscimento delle salme trasferite da ieri pomeriggio al secondo Policlinico di Napoli per l'esame autoptico disposto dal magistrato che conduce le indagini.

 

 

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