Tragedia di Pozzuoli: il piccolo sopravvissuto riabbraccia i nonni

POZZUOLI. Ora ha qualcuno da abbracciare, un po' meno solo dopo una tragedia da incubo. Il piccolo di 7 anni unico superstite della famiglia di Meolo - il papà Massimiliano Carrer, la mamma Tiziana Zaramella e il fratellino Lorenzo, di 11 anni - che ieri mattina ha perso la vita nei pressi di una 'fangaia' del vulcano Solfatara di Pozzuoli (Napoli), è stato affidato ai nonni paterni. Accanto a loro anche la mamma e la sorella della mamma Tiziana, con suo marito.
Il piccolo, che ha vissuto l'incubo di vedere tutta la sua famiglia "divorata" da un cratere che si è aperto sotto i loro piedi, ha chiesto per ore in lacrime dov'era la sua mamma. Subito soccorso da alcuni turisti presenti, dalle guide del cratere, è stato rifocillato dal gestore del bar Solfatara, dov'era stato portato per allontanarlo dalla scena del dramma dove le squadre di soccorso dei vigili del fuoco stavano tentando di recuperare i corpi senza vita dei suoi familiari. Poi ha atteso l'arrivo dei nonni e degli zii con i responsabili dei servizi sociali del comune di Pozzuoli ed stato assistito da due psicologi.
I nonni del piccolo sono atterrati all'aeroporto di Capodichino in tarda serata: ad attenderli il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, che li ha accompagnati in un albergo cittadino dove hanno potuto riabbracciare il nipotino.
I Carrer si tratterranno a Pozzuoli il tempo necessario per espletare le pratiche burocratiche ed il riconoscimento delle salme trasferite da ieri pomeriggio al secondo Policlinico di Napoli per l'esame autoptico disposto dal magistrato che conduce le indagini.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova