Tragico incidente a Trebaseleghe, Monica è morta sotto gli occhi del compagno: "Strada molto pericolosa"

La vittima era in sella alla moto condotta dal nipote che precedeva quella del partner. Monta la rabbia a Sant’Ambrogio
COLUCCI - FOTOPIRAN - TREBASELEGHE - INCIDENTE MORTALE SANT'AMBROGIO
COLUCCI - FOTOPIRAN - TREBASELEGHE - INCIDENTE MORTALE SANT'AMBROGIO

TREBASELEGHE. Una strada provinciale molto pericolosa via S. Ambrogio, trafficata direttrice che collega Badoere a Noale. Basti pensare che taglia in due la frazione e i gradini della chiesa terminano quasi sulla carreggiata. Perciò è quasi impossibile ricorrere ad accorgimenti per limitare i rischi. Domenica sera in via S. Ambrogio si sono registrati due incidenti: alle 19.45 il più grave perché ha registrato una vittima e due feriti. Alle 21. 30 il secondo, due i feriti e auto distrutte.



«La strada è un rettilineo che invita a correre, che passa in mezzo a un centro e presenta punti ad altissimo rischio incidenti. Ci sono esigenze di segnalare meglio ingresso ai bivi con altre strade e di realizzare rotatorie, ma finora abbiamo avuto difficoltà a ottenere qualsiasi modifica da parte della Provincia di Padova, facciamo fatica a fare qualsiasi intervento» dichiara il sindaco Antonella Zoggia «e non posso intervenire come Comune perché è una strada provinciale. Non possiamo installare rallentatori né fare rotonde, non si possono fare segnalazioni ma solo sollecitare continuamente».

Sembra un segno del destino il primo incidente mortale nel primo weekend dopo il lockdown.

La vittima è Monica Favaro, 56 anni, di Mirano. La donna era la passeggera della Honda Crf 1000 guidata dal nipote 34 enne R. S.. Li seguiva con la propria moto il compagno della vittima, Moreno Patron. I tre rientravano da Pedavena. L’incidente sulla disgraziata via S. Ambrogio, sul ponte sul fiume Dese. Precedeva la Honda Crf una Renault Clio condotta da G. L., diciottenne di Trebaseleghe. Davanti alla Clio un altro veicolo. Patron ha visto e non si scrollerà più di dosso quelle drammatiche sequenze. «La Clio ha iniziato una manovra di sorpasso dell’auto che lo precedeva e ha stretto contro il guard rail la Honda che arrivava» racconta Patron, «nell’impatto loro sono stati sbalzati e scagliati avanti in scivolata mentre la moto è finita nell’acqua. Sono corso a vedere ma quando ho raggiunta Monica, lei era già spirata». A confermare la dinamica un video e l’ammaccatura sul parafango posteriore sinistro della Clio. «Un signore che viaggiava dietro aveva la dashcam in auto e ha consegnato la registrazione ai carabinieri», riferisce Patron. Il nipote della vittima , ferito in maniera grave, è stato trasportato in elisoccorso all’ospedale di Padova, dov’è stato operato a una gamba. Ne avrà per 30 giorni. Il 18 enne, sotto choc, è stato soccorso all’ospedale di Camposampiero e da qui dimesso con una prognosi di due giorni. Il giovane, neopatentato, è stato sottoposto agli esami di legge per accertarne le condizioni psicofisiche e ora rischia l’accusa di omicidio stradale. A rilevare l’incidente i carabinieri di Cittadella.

Il secondo botto è stato registrato al semaforo tra le vie Scandolara, Levada e S. Ambrogio. Qui si sono registrati numerosissimi incidenti, anche mortali. A scontrarsi una Peugeot 207 e una Toyota Land Cruiser: c’è un ferito lieve. La dinamica è al vaglio della Polstrada; sul posto anche i pompieri volontari di S. Giustina in Colle. Sulla Scandolara da 30 anni è attesa una rotatoria. «Avevamo chiesto di fare una rotatoria, ci hanno detto di no» spiega Zoggia. Ma il Consiglio comunale di Trebaseleghe, il 15 maggio, ha comunque approvato un preliminare per la rotatoria che prevede il cofinanziamento di Regione e Provincia. Il costo è di 750 mila euro: per ora c’è solo la quota del Comune. —

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