Tram, a Padova a fine marzo partono i primi cantieri a Voltabarozzo
Si comincia con il capolinea di Voltabarozzo. L’assessore Ragona: la seconda linea porterà minori problemi per la viabilità

Tra due settimane apriranno i tanto attesi cantieri per la seconda linea del tram, il Sir3 dalla stazione a Voltabarozzo. Gli operai cominceranno a lavorare proprio da Voltabarozzo, dove sorgerà il capolinea sud.
Prima della fine del mese l’area sotto la tangenziale verrà recintata e protetta per permettere la prima fase, quella della bonifica bellica e archeologica, mentre entro fine aprile o inizio maggio, arriverà il momento della posa della rotaia. Manca poco quindi alla partenza di un cantiere lungo e pieno di possibili insidie, che avrà inevitabilmente i fari puntati fino al giorno del primo giro ufficiale. Non è un mistero infatti che è forte l’opposizione alla scelta della giunta Giordani da parte del comitato “No rotaie”.
LA BONIFICA BELLICA E ARCHEOLOGICA
Si entra quindi nel vivo con gli esperti del Genio militare e della Soprintendenza, che dovranno verificare se sotto al terreno – dove comunque non si scaverà troppo in profondità – esistano residui di guerra o reperti archeologici che vanno eventualmente recuperati, restaurati e valorizzati. Si tratta infatti di un’area vergine, dove non si è mai edificato e quindi questo genere di analisi non sono mai state realizzate nel corso del tempo.
Non verranno quindi “sondati” tutti i cinque chilometri e mezzo che, dopo 13 fermate, collegheranno piazzale della Stazione con via Piovese, ma solo quelle aree dove non si è mai costruito quindi oltre alla zona del capolinea anche la pista ciclopedonale in prossimità del Parco Iris conosciuta come passeggiata Bianchini. Subito dopo è prevista la fase operativa, quella della posa delle rotaie e della costruzione delle infrastrutture previste per il capolinea.
I MICRO-CANTIERI
«Le operazioni di bonifica bellica e archeologica saranno realizzate con metodi poco invasivi – assicura l’assessore alla mobilità Andrea Ragona – che prevedono nel primo caso un’analisi superficiale, seguita da rilievi con appositi sensori che segnalano la presenza di oggetti metallici, mentre nel secondo delle piccole trincee con degli escavatori».
Salvo sorprese, passeranno circa due mesi tra la bonifica e la posa della rotaia, per il cui completamento servirà invece circa un anno e mezzo di lavori.
Il cronoprogramma prevede per inizialmente la pulizia dell’area di via Piovese, poi l’insediamento del campo base per gli uffici e le strutture di deposito dei materiali e solo dopo la cantierizzazione a blocchi, senza impattare sulla viabilità cittadina. Le direttrici principali infatti non dovrebbero subire interruzioni, ma al massimo dei disagi limitati al senso unico alternato oppure a eventuali corsie ristrette: «Se si dovessero presentare degli interventi più consistenti ci riserveremo di metterli in atto nel periodo estivo», garantisce Andrea Ragona.
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