Tram a Padova, nei progetti tornano i fili aerei dopo il no della Soprintendenza
PADOVA.
Spuntano pali e fili nei nuovi rendering della seconda linea del tram, come chiesto dalla Soprintendenza. Aps Holding ha presentato le controdeduzioni alle osservazioni al progetto della linea Sir3 (dalla stazione a Voltabarozzo) presentate da Soprintendenza e dai comitati “No rotaie” e “Salviamo le passeggiate Alberigo-Lazzari”, ai fini della valutazione dell’impatto ambientale.
L’impatto paesaggistico
Le rimostranze riguardavano diversi punti critici, dall’impatto paesaggistico dei cavi di alimentazione, alla cementificazione e al traffico veicolare a Voltabarozzo, fino anche alla tutela del patrimonio artistico delle Mura rinascimentali in zona ospedale.
Per quanto riguarda l’alimentazione, saranno previste due tratte catenary free, in cui i tram procederanno alimentati a batteria e i cavi sospesi saranno totalmente assenti. Si tratta dei 640 metri tra le fermate Gozzi e Morgagni, e di 740 metri tra le fermate Sant’Antonio e Cornaro, all’interno del parco Iris.
L'evoluzione
Considerando l’evoluzione prevista nei prossimi anni nella tecnologia delle batterie, questa soluzione potrà essere applicata in futuro anche al tratto che interseca le mura, in un orizzonte temporale «compatibile con gli sviluppi urbanistici oggi oggetto di programmazione» che riguardano la riorganizzazione del complesso ospedaliero e la creazione del Parco delle Mura.
Dove presenti, i sostegni della struttura per l’alimentazione verranno integrati ai pali per l’illuminazione e unificati in un unico elemento.
Tutelati gli alberi
Il verde verrà tutelato, fa sapere Aps, sia per quanto riguarda la Tiglia cordata di via Morgagni, dove sono previste delle modalità specifiche per effettuare gli scavi, sia all’interno del parco Iris, dove il «consumo del suolo sarà mitigato tramite la realizzazione di piste ciclabili con materiale drenante e l’inserimento di un filare arboreo arbustivo». I reimpianti degli alberi interesseranno tutta la linea del nuovo tram, compreso il parcheggio scambiatore a Voltabarozzo.
A proposito dell’inquinamento nel quartiere, Aps specifica che «il traffico che oggi lo attraversa sarà fermato al capolinea, dove giungerà anche il Tpl extraurbano. Ciò si traduce in emissioni inquinanti e di rumore inferiori lungo via Piovese». La Soprintendenza aveva espresso perplessità anche sul nuovo ponte sul Canale Scaricatore, alle quali però Aps risponde che il ponte «non presenta criticità idrauliche; le fondazioni saranno all’interno del corpo arginale». —
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