Tram a Padova, ecco tutti i cantieri del 2025
Subito via Venezia, a maggio via Giustiniani. Il bilancio del responsabile Diego Galiazzo: «Siamo giusti con i tempi, la seconda linea è ormai pronta per tre quarti»
![I lavori in corso ieri in via Venezia, davanti al parco d’Europa](https://images.mattinopadova.it/view/acePublic/alias/contentid/1fyvu8yqosexcaug0v5/0/img_7447.webp?f=16%3A9&w=840)
È come quando si ristruttura casa: i disagi si sopportano pensando al miglioramento che ne deriverà.
È l’invito che il 17 dicembre il sindaco Sergio Giordani ha rivolto ai padovani, pensando a una casa grande quanto tutta la città per i cantieri del tram. Perché il 2025 non sarà da meno dell’anno che sta per finire.
Anzi, arriveranno lavori ancor più impattanti, che adesso andremo a vedere passo dopo passo. Prima però è bene mettere nel mirino i traguardi.
Per la seconda linea – Sir3 dalla stazione a Voltabarozzo – le opere civili finiranno a luglio, quelle impiantistiche a fine 2025 e l’avvio del servizio a metà 2026.
Per la terza linea – Sir2 da Rubano a Vigonza – opere civili finite entro giugno 2026, come vuole il Pnrr, ma il servizio scatterà nel 2027.
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I prossimi cantieri
Al di là dei depositi ai capilinea, in questo momento – tenuto conto della necessità di allentare la presa per garantire un buon periodo natalizio ai commercianti – si sta lavorando soprattutto in via Venezia (un tratto davanti al parco d’Europa e l’altro davanti al centro Giotto), tra via Gozzi e via Tommaseo (dove c’è da rifare la fognatura), a Rubano in via Rossi davanti al cimitero e a Voltabarozzo subito sotto il ponte (in aree che però non interferiscono la circolazione).
Passate le feste, il 2025 si prospetta difficile per alcuni punti chiave della viabilità cittadina. A gennaio il cantiere su via Venezia si sposterà nel tratto tra l’hotel Galileo e l’hotel Nh, davanti al complesso di Psicologia. E nei mesi primaverili proseguirà davanti alla fiera e poi verso il tribunale.
A maggio la piattaforma arriverà in via Giustiniani, davanti all’ospedale: «Ci vorranno 3-4 mesi, è un cantiere complesso perché dobbiamo garantire l’ingresso e l’uscita dal polo sanitario», spiega Diego Galiazzo, il responsabile dei cantieri nonché nostro Virgilio in questo viaggio nell’inferno dei cantieri.
L’estate servirà per un altro punto complicato: l’incrocio tra via Giustiniani, via Gattamelata e via Sografi, dove sparirà la rotatoria e arriveranno i semafori.
I punti più complicati del Sir2 – come Sarmeola a Rubano, la rotonda di porta Savonarola e corso Milano – si affronteranno nei primi mesi del 2026.
Cosa è stato fatto
Galiazzo, nell’incontro del 17 dicembre con tutte le imprese interessati ai lavori del sistema Smart, ha tracciato anche un bilancio di quello che è stato fatto nel 2024.
La piattaforma del Sir3 è ormai pronta per tre quarti del percorso. C’è stato un rallentamento per il nuovo deposito di Voltabarozzo: «È perché abbiamo ricevuto i fondi per allargarlo adattandolo ai mezzi a quattro casse», afferma.
Poi c’è la terza linea: «Abbiamo approvato l’esecutivo del Sir2 pochi mesi fa, ma nel frattempo sono stati sistemati i sottoservizi e sono partiti in parallelo le bonifiche e le opere preliminari – afferma – Siamo perfettamente in linea con il cronoprogramma».
Ora arriva la piattaforma: «Per quanto riguarda il lotto ovest è stata avviata la realizzazione di deposito e officina a Rubano, iniziati i lavori nel tratto di via Rossi a Rubano. E poi si partirà a febbraio tra il cimitero e Sarmeola. Si lavora anche alla caserma Romagnoli, dove è stata impostata l’area di parcheggio, dopo un lavoro impegnativo nei sottoservizi – prosegue Galiazzo nel tour – Nel lotto est è stata realizzata una prima parte in stazione, adesso si lavora in via Venezia e sono iniziati i lavori per la passerella ciclopedonale si scavalcherà via Friburgo. Poi sono stati spostati i sottoservizi a Ponte di Brenta, che erano molto complicati».
Capitolo mezzi: «Alstom sta lavorando nelle sedi Hangenbieten e Duppigheim. La prima delle nuove carrozze sarà pronta a fine gennaio e altre due sono in produzione – spiega – Alla fine avremo una flotta di 55 veicoli di cui 27 a tre casse e 28 a quattro casse».
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