Tre cagnolini abbandonati prima delle vacanze, salvati dal parco zoofilo. «È l’ennesimo caso»

Le partenze per le ferie estive fanno aumentare il numero di animali da compagnia abbandonati. «Siamo in emergenza»
Silvia Bergamin
Uno dei cagnolini salvati
Uno dei cagnolini salvati

PIAZZOLA SUL BRENTA. Abbandonati fuori dal canile, con accanto una manciata di crocchette per sfamarli. Tre cani sono stati lasciati domenica davanti all’ingresso del parco zoofilo di Presina. Non si contano i gatti persi lungo le strade e investiti dagli automobilisti: quattro sono rimasti feriti solo l’altro giorno e ora si sta cercando di salvare loro la vita.

Giovanni Tonelotto è il responsabile della struttura piazzolese, una realtà che ha accolto 6 mila cani trovando al 90% di loro un nuovo padrone: «L’apertura del mese di agosto marca un’estate rovente, ma se gli umani piangono, non ridono gli amici a quattro zampe, messi a dura prova da un’estate torrida e da alcuni vizi che non muoiono mai», osserva il professore.

«Non c’è giorno in cui non riceviamo segnalazioni di cani lasciati sotto il sole con ripari fatiscenti o costituiti solo dalla cuccia, a volte perfino senza acqua. Nel limite del possibile interveniamo o indichiamo a chi rivolgersi in questi casi», sottolinea Tonelotto.

Il caldo è l’emergenza dell’anno, ma il fenomeno dell’abbandono degli animali nel periodo estivo resta quanto mai grave: «A fronte di un calo dell’arrivo dei cani su cattura, si registra un aumento di quelli accolti per i “casi sociali”, formula con la quale alludiamo all’impossibilità di tenere il cane per sfratto, separazione, necessità di trasferirsi in un mini appartamento, ricovero in ospedale. Un ruolo negativo» aggiunge il responsabile del canile «è giocato dalla superficialità di persone che accolgono a cuor leggero un cane che per sua natura ha particolari esigenze».

L’ultimo abbandono: «Si è verificato domenica quando il personale si è imbattuto di prima mattina in tre piccoli cagnolini, lasciati durante la notte. Due di essi sono stati recuperati e si sta lavorando per recuperare anche il terzo particolarmente spaventato».

Per quanto complessa, la partita dei cani non è difficile e grave come quella che riguarda i gatti: «Ci sono i canili, ma non ci sono i gattili» evidenzia Tonelotto «E poi continuano a nascere troppi gatti. Le azioni di sterilizzazione ci sono, ma andrebbero ampliate. Ci prendiamo cura anche di chi viene investito. Solo nelle ultime 24 ore sono stati raccolti dalla strada 4 felini. Sono gatti che spesso non hanno un futuro perché “mutilati” di una parte del corpo: un arto, la coda, un occhio», conclude amareggiato. Per informazioni, 338-4981981. 

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