Tre ore di “ablazione” per mettere fine alla fibrillazione atriale
Tre ore di intervento giovedì mattina per il sindaco Sergio Giordani, “sotto i ferri” dell’équipe del dottor Emanuele Bertaglia, dell’Unità di elettrofisiologia e cardiostimolazione della Clinica...
Tre ore di intervento giovedì mattina per il sindaco Sergio Giordani, “sotto i ferri” dell’équipe del dottor Emanuele Bertaglia, dell’Unità di elettrofisiologia e cardiostimolazione della Clinica cardiologica diretta dal professor Sabino Iliceto.
Tecnicamente si è trattato di un isolamento circonferenziale delle vene polmonari mediante ablazione transcatetere con radiofrequenza, in paziente affetto da fibrillazione atriale parossistica. Il primo cittadino è rimasto ricoverato in osservazione per la notte ed è stato dimesso ieri mattina. La fibrillazione atriale è una patologia da non sottovalutare perché aumenta la probabilità di insorgenza di ictus. Per questo, per risolvere la situazione, si utilizza questo tipo di tecnica chirurgica mini-invasiva, che ha permesso a Giordani di essere nuovamente in piedi e attivo dopo poche ore dall’intervento.
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