Tripla bancarotta, architetto nei guai per un crac milionario

TEOLO. Crac milionario per l’architetto nonché immobiliarista veneziano Gian Pietro Gallina, 60 anni di Vigonovo già libero professionista con studio a Padova in via Cesarotti, legale rappresentante di due società con sedi nel Padovano, Domus Aurea srl con uffici a Padova in via Altinate 120, e Ara snc con sede a Teolo in via De Gasperi 15 e ancora socio fondatore e poi liquidatore di Abita Padova srl.
Un crac di 4.350.083,13 euro che rischia di spedire a processo il professionista per bancarotta fraudolenta e documentale con riferimento alle tre società. Società fallite a catena: Ara snc e Domus Aurea il 27 gennaio 2012 e Abita Padova snc il 23 maggio 2013. Le sentenze di fallimento sono finite sul tavolo del pm Roberto D’Angelo con la relazione del curatore, il commercialista Fernando Bisaglia.
Tanto è bastato per far decollare l’inchiesta che il pm ha concluso con la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dell’architetto Gallina accusato di bancarotta documentale per Ara snc (specializzata nell’organizzazione di meetings e congressi) e per l’immobiliare Domus Aurea in quanto avrebbe tenuto i libri e le altre scritture contabili in modo tale da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio e del movimento degli affari. Dello stesso reato deve rispondere anche per l’immobiliare Abita Padova. Infine è stato chiamato a rispondere di bancarotta fraudolenta per una somma di 2.559.213,34 euro con riferimento alle società Ara e Domus Aurea: avrebbe distratto il saldo cassa di 143.439,50 euro; ben 1.187.073,84 euro tramite prelievi ingiustificati dal conto crediti verso i soci e ancora 573.400 euro attraverso pagamenti a favore di Abita Padova snc e di 655.300 euro sempre attraverso prelievi ingiustificati dal conto dei soci.
Un’altra accusa di bancarotta fraudolenta è contestata per quanto riguarda Abita Padova in seguito alla distrazione del saldo cassa di 43.091,17 euro; di 708.395,26 euro tramite prelievi ingiustificati dai conti bancari della snc fallita; ancora di 199.302,61 euro sotto forma di prelievi dai conti fornitori e spese anticipate e di 840.594,32 euro dal conto crediti. Abita Padova aveva pure realizzato importanti operazioni nel capoluogo come la ristrutturazione dell’ex patronato del Santo in via Patriarcato e l’acquisizione e ristrutturazione dell’ex Ardor, ma anche immobili in Sardegna. Nome noto quello di Gallina: le sue quote di un’altra società sana vennero cedute alla famiglia Benetton. Poi la crisi dell’edilizia si è riflessa nell’operazione residenziale “residence Foscarini” a Noventa Padovana, in via Tasso gestita con Ara. È finita male (Gallina non era riuscito a recuperare delle somme che gli spettavano). Ed è stato l’inizio della fine.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova