Trovata morta in casa a Piazzola, il cane la vegliava da ore

PIAZZOLA SUL BRENTA. Anziana trovata morta in casa dai volontari del servizio comunale di consegna pasti a domicilio. Martedì mattina aveva aperto regolarmente la porta alle assistenti sociali, ma il giorno dopo il campanello è suonato a vuoto. Nessuno è uscito per ritirare il pasto.
Dall’interno si sentiva il lamento del cagnolino che vegliava la donna, morta da almeno 13 ore. Si tratta di Elena Sciumè, 78 anni, vedova, originaria di Padova, ma da 10 anni residente a Piazzola nei nuovi appartamenti di via della Tessitura, nell’ex Jutificio.
L’anziana viveva da sola con il cane ed era seguita dai servizi sociali del comune. Persona schiva e riservata, non aveva grandi amicizie a Piazzola. Riceveva però la visita del servizio domiciliare e i pasti caldi erogati dal Comune.
«Le assistenti domiciliari erano andate a trovarla proprio il giorno prima», racconta il sindaco Enrico Zin. «L’avevano trovata benone, come al solito. Mercoledì invece all’ora di pranzo, verso le 13, si sono fermati i volontari che consegnano i pasti. Hanno suonato più volte, immaginando fosse successo qualcosa.
Ci hanno chiamato e abbiamo mandato la polizia locale a vedere. Sono andato anch’io assieme all’assessore Malaman. Era tutto chiuso. Abbiamo quindi allertato i vigili del fuoco di Cittadella, che rompendo una finestra sono riusciti a entrare. La signora era seduta in poltrona, senza vita, da diverse ore. Il cagnolino stava ai suoi piedi piagnucolando e vegliando la padrona. Faceva molta tenerezza. Una storia di solitudine, spero isolata».
La salma della donna è stata trasferita in obitorio a Cittadella. Il Comune ha rintracciato un parente per il funerale, per il quale non si ha ancora il nulla osta. Il cane invece è stato portato al parco zoofilo San Francesco di Presina, in attesa di ritrovare una nuova famiglia.
Paola Pilotto
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