Trovato l'arciere di Selvazzano, sequestrate tutte le armi

Archi, balestre, frecce d'acciaio, fucili, carabine e pistole ad avancarica o ad aria compressa, munizioni. Dopo il dardo tirato contro l'abitazione di un vicino i carabinieri arrivano in casa di un quarantatreenne che è stato denunciato, come il padre
SELVAZZANO. Individuato il Robin Hood di Feriole che si è rivelato non un semplice arciere ma un novello Rambo. E' un arsenale, infatti, quello che teneva in casa un uomo di 43 anni, residente a Feriole, che dalle finestre della sua abitazione si divertiva a scoccare frecce nella campagna circostante e non solo, dato che i suoi tiri non tenevano conto delle numerose abitazioni nel circondario. L'uomo è l'autore del lancio di un dardo d'acciaio di 53 cm, rinvenuto il 20 settembre scorso conficcato nel balcone di un magazzino annesso a un laboratorio odontotecnico di via Euganea 240 a 4 metri di altezza.


Il titolare del laboratorio si era accorto della freccia e aveva immediatamente avvisato i carabinieri. Le indagini degli uomini del maresciallo Erasmo Atteo, comandante dei carabinieri di Selvazzano, hanno portato all'individuazione dell'autore del lancio. Calcolando la traiettoria e la distanza dalla quale era stata scoccata la freccia, i carabinieri sono riusciti a risalire al punto dal quale era stata lanciata. Il dardo infatti si era conficcato nell'infisso all'altezza di 4 metri e perfettamente parallelo al terreno, proveniente quindi da un punto alla stessa altezza.


Ieri mattina una pattuglia si è presentata a casa del quarantatreenne, che vive con il padre di 68 anni. La sorpresa è arrivata con la perquisizione che puntava a trovare l'arco o la balestra utilizzati per il «tiro al bersaglio».


In una stanza sono stati rinvenuti un fucile e una carabina entrambe ad avancarica, 4 carabine ad aria compressa, 2 archi, 3 balestre, 3 pistole sempre ad avancarica, 9 confezioni di frecce in acciaio della lunghezza di 53 cm per un totale di 109 dardi e 4 confezioni contenenti ognuna 30 pallettoni calibro 12 per le armi ad avancarica. Si tratta di armi acquistate legalmente e in libera vendita come repliche di armi vere. Armi depotenziate a meno 7,5 joule.


Gli esami comparativi effettuati sulla freccia rinvenuta sul balcone del civico 240 di via Euganea e quelli effettuati sui dardi di proprietà del quarantatreenne, hanno stabilito che la prima proveniva da una delle confezioni sequestrate. Ciò non toglie che se «Rambo» le avesse utilizzate, come sembra sia solito fare, scoccando frecce dalle finestre della sua casa, potevano risultare molto pericolose per l'incolumità dei passanti.


L'arsenale è stato sequestrato dai carabinieri in ragione del fatto che l'uomo in passato è stato ricoverato per problemi di salute, è impossibilitato quindi a frequentare luoghi deputati a sfogare la sua passione. Durante la perquisizione i carabinieri hanno rinvenuto anche due fucili da caccia, uno denunciato mentre l'altro, eredità del nonno del quarantatreenne, non lo era. Per il padre di «Rambo» è scattata quindi la denuncia per detenzione abusiva dell'arma.

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