Truffa ai tavoli da gioco chiesti 20 mesi di carcere

PADOVA. La pubblica accusa non ha dubbi: Anna Conforti, 70enne residente a Padova in via Matteucci, una serie di incarichi sbandierati (presidente dell'associazione nazionale croupiers, del Centro di formazione croupiers di Abano nonché dell'Assocroupiers) merita un anno e 8 mesi di reclusione. È la richiesta avanzata di fronte al giudice padovano Canestrari, chiamato a decidere la sorte giudiziaria della croupier, nome noto nel mondo del poker, accusata di truffa per aver spillato ben 175.950 euro a quattro appassionati del gioco attirate dagli interessi da capogiro che prometteva. Solo in due si sono costituiti parte civile, tutelati dall’avvocato Fabio Targa che si è rimesso al giudice per quanto riguarda la quantificazione del risarcimento.
L’imputata (presente in aula) è accusata di truffa continuata e aggravata dal fatto di aver cagionato un danno di rilevante gravità e di aver svolto abusivamente attività di raccolta del risparmio.
Nell'ottobre 2008 uno dei danneggiati (Andrea R., infermiere) si era recato a casa della Conforti per fare alcune iniezioni all'anziana madre. In occasione delle visite, la donna gli aveva parlato della sua attività nel mondo dei croupiers, millantando una serie di incarichi e proponendo investimenti in tornei di poker texano previsti in alcuni casinò della Slovenia. Notevole il guadagno promesso con interessi mensili fino al 20 per cento. L'infermiere si era fatto convincere. Tanto da affidare alla Conforti 90.250 euro, di cui oltre 32 mila chiesti (e ottenuti) in prestito dalla Finanziaria Dueggì con sede a Napoli e uffici a Padova nel quartiere Guizza. Poi aveva spinto anche la sorella e il cognato sempre di Rubano, insieme a un amico, a entrare nell'affare investendo (rispettivamente) 46 mila e 39.700 euro. Tuttavia quando era stato il momento, di andare all’incasso, la realtà era stata ben diversa: i soldi erano spariti. (cri.gen.).
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