Truffa dei cuccioli online Undici i padovani beffati

ARCELLA. Cercano di acquistare un cane online ma finiscono truffati. Sono undici i padovani beffati dagli annunci via internet: regalo cuccioli, basta pagare una piccola cifra per le spese di viaggio. Gli animali, però, alla fine non arrivano e c’è chi ha pagato migliaia di euro al vento. Soldi finiti, via Western Union, in Camerun per poi ritornare in Italia dove abitano i truffatori. «Nell’ultima settimana sono state 23 le persone prevalentemente anziane, padovane e trevigiane che sono cadute nella truffa degli annunci on line dei finti cani del Camerun per un totale di oltre 17.000 euro» denuncia l’Associazione italiana animali e ambiente (Aidaa). Rispetto al passato, gli annunci apparsi nelle pagine dei siti di annunci gratuiti online relative alle due province si sono affinati. Si legge, infatti, che i cuccioli appartengono a famiglie originarie dei paesi della zona che si sono trasferite all’estero e che li regalano in cambio (come al solito) dei soldi del trasporto aereo pari a circa 150 euro. Ovviamente dopo aver agganciato la persona da truffare le spese lievitano giorno dopo giorno con richieste di invio di denaro in Camerun con le scuse più assurde: assicurazione del cane, acquisto gabbia per il trasporto, fino alla pensione per il cane in quanto in ritardo la partenza dell’aereo. «È importante non cadere in queste truffe che hanno interessato in Italia migliaia di persone» dice Lorenzo Croce presidente nazionale di Aidaa «e per le quali occorre da subito fare denuncia alla polizia postale. In Veneto la truffa è ancora abbastanza circoscritta. Tra le persone gabbate alcune hanno speso fino a 2.000 euro per un cane che non esiste, ma la cosa più grave è che queste i truffati sono spesso anziani che vogliono a poco prezzo regalare un cane di razza ai nipotini e si ritrovano senza animale e senza soldi».
Un residente dell’Arcella è stato attirato dall’annuncio, su uno dei siti più noti dove si vende di tutto, di una famiglia appena trasferitasi qui dalla Francia dove erano rimasti sei cuccioli di golden retriever che, per questo ragione, regalavano. “Basta”, diceva l’annuncio, coprire solo le spese del viaggio aereo, 150 euro a cagnolino. Pagato il denaro via Moneygram, l’animale non è arrivato. Ristabilito il contatto, sempre via mail con il finto padrone dell’animale, quest’ultimo spiegava che si era verificato un problema con il volo e che servivano altri 300 euro. A questo punto l’interessato ha capito di essere stato truffato e che non c’era nessun cane.
Carlo Bellotto
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova