Truffa della legna da ardere smascherati gli imbroglioni

“Striscia“ pesca un furgone mentre consegna decine di quintali in meno Se l’inganno va in porto, ogni cliente viene alleggerito di centinaia di euro

CASALE DI SCODOSIA

Arrivano con camioncini che possono trasportare al massimo 35 quintali e assicurano di scaricarne oltre 70. Utilizzano pesate farlocche e così riescono a far pagare la loro legna tre, quattro e addirittura cinque volte tanto il dovuto. A smascherare il fenomeno è stata in queste settimane “Striscia la notizia”, il tg satirico di Canale 5 che ha affidato il compito di intercettare i furbetti della legna all’inviato Moreno Morello. L’altra sera l’ultimo episodio è stato documentato in zona Altaura a Casale di Scodosia.

IL FENOMENO

L’impressione è che nel Veneto si muovano vere e proprie squadre di venditori truffaldini di legna. Pubblicizzano la vendita attraverso i portali Internet e promettono prezzi vantaggiosi: 10-12 euro a quintale di legna. Sul posto arrivano in due, a bordo di un furgone dalle limitate capacità di carico, consegnano una bolla di accompagnamento con un peso farlocco e scaricano quantità di legna decisamente minori rispetto a quelle indicate nel documento. Si presentano principalmente di sera, quando il buio aiuta a mascherare la quantità di materiale e quando magari gli acquirenti sono meno attenti.

I CASI

Moreno Morello ha intervistato clienti da tutto il Veneto. Beffati. Nella nostro provincia, in particolare, ha colto in flagranza di truffa due squadre di venditori. Qualche settimana fa era toccato ad un residente di Piove, l’altra sera ad uno di Casale di Scodosia. In zona Altaura è arrivato il classico furgoncino da 35 quintali e il conducente ha presentato una bolla da 64,9 quintali di legna. Prezzo totale: 778 euro. La legna trasportata era evidentemente meno del dichiarato e così è comparso l’inviato di “Striscia la notizia”, di fronte al quale i due truffatori hanno preso una disperata quanto comica fuga. La legna scaricata, pesata all’indomani, risultava essere pari a 18,3 quintali, dunque 46,6 quintali in meno. Se la truffa fosse andata a buon fine, invece che a 12 euro al quintale, l’acquirente avrebbe pagato ben 40 euro al quintale. Sempre a Casale di Scodosia è emerso un altro caso: una donna si è vista recapitare 35 quintali che in realtà, da una pesata successiva, erano solamente otto.

UN’ORGANIZZAZIONE

Secondo l’inviato del tg satirico, il fenomeno è regolato da una vera e propria organizzazione. Si tratta di gente preparata, che si divide il territorio veneto e che sa approfittarsi della buonafede degli acquirenti: di fronte a gente sprovveduta, questi venditori truffaldini arrivano anche ad alzare la quota già falsata di quintali da vendere, passando con disinvoltura da 40 a 66 quintali, da 30 a 63, da 50 a 97 e persino da 160 a 15, casi tutti documentati e trasmessi da “Striscia”. —

Nicola Cesaro

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