Truffa, ritirate le accuse a Zanchin
VILLA DEL CONTE. È scattata la remissione di querela nel procedimento aperto nei confronti di cinque persone accusate di truffa, di aver ripulito il conto corrente bancario online di un anziano di Roma. L'udienza, fissata in calendario lo scorso 24 ottobre davanti al giudice del tribunale di Treviso Michele Vitale, doveva determinare l’apertura del processo ed essere poi rinviata per il legittimo impedimento di uno degli indagati. La parte offesa si è però presentata in aula e ha comunicato al giudice la decisione di rimettere la querela, anche perché nel frattempo è stata integralmente rimborsata delle somme perdute. Il dibattimento pertanto non si è aperto e nei confronti delle persone finite sotto inchiesta - Mirko Zanchin di 29 anni abitante a Villa Del Conte, Devid Gabrieli di 30 anni, residente a Ponte di Piave, Youssef Ettaoussi di 29 anni, abitante a Ponzano Veneto, Claudio Francescato di 33 anni di Trebaseleghe, Silvano Perito, 49 anni di Robbio (Pavia) - si prospetta ora il non doversi procedere. Il giudice Vitale ha fissato infatti un’udienza per il prossimo 7 novembre, per dare agli indagati la possibilità di accettare la remissione di querela. All’esito di quell’udienza ci sarà il pronunciamento del giudice, che segnerà la chiusura definitiva del procedimento.
I fatti contestati dalla Procura di Treviso risalgono a due anni fa, quando il conto online di un risparmiatore romano, correntista dell'istituto di credito Carige, con filiale nella capitale, venne svuotato di circa 24 mila euro, attraverso due diversi bonifici. Il denaro venne girato ad altri due correntisti Carige delle filiali di Silea e di Quinto, che proprio quel giorno avevano aperto il loro conto in banca. Scattarono le indagini: gli investigatori iscrissero cinque persone nel registro degli indagati ipotizzando appunto a loro carico il reato di truffa. Lo scorso 24 ottobre doveva aprirsi il processo nei loro confronti e si prospettava un rinvio per l'impedimento di uno degli indagati.
In realtà è andata diversamente: la parte offesa è arrivata da Roma a Treviso comunicando al giudice l'intenzione di ritirare la querela, e quindi le accuse, e di non di costituirsi parte civile (contrariamente a quanto riportato nell’articolo pubblicato lo scorso 25 ottobre sul Mattino di Padova); la remissione, a favore tra gli altri di Mirko Zanchin, determinerà - se accettata dallo stesso - la conclusione definitiva del procedimento con l’estinzione del reato.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova