Tumore alla gola colpa del sesso orale

Studio di Foresta: partner positivo al Papilloma Virus il rischio di malattie del cavo orale sale al 30 per cento

PADOVA. A Michael Douglas è costato il matrimonio, oltre che un tumore alla gola. L'intervista rilasciata dall'attore americano al Guardian, oltre a far uscire dai gangheri la moglie, Catherine Zeta-Jones, ha sollevato il velo sul rapporto che esiste tra sesso orale e Papilloma Virus. I ginecologi hanno confermato il nesso di causalità, ma uno studio condotto dall'equipe di Carlo Foresta, andrologo dell'Università di Padova, ha dimostrato che un partner su tre è a rischio malattie del cavo orale se la propria metà è positiva all’Hpv, il Papilloma Virus.

Il gruppo di lavoro diretto da Foresta, in collaborazione con Andrea Garolla, dopo aver dimostrato che il Papilloma Virus può essere presente nel liquido seminale e alterare la fertilità, ha studiato la presenza dell’Hpv nel cavo orale in partner di coppie con infezione a livello genitale e che riferivano abitudini sessuali che comprendevano il sesso orale. In queste coppie vi è un elevato rischio di infezione del cavo orale dell’Hpv: ben il 30%, contro il 4% dei controlli, quindi un elevato rischio di tumore orofaringeo.

«La ricerca», spiega Foresta, «nasce dalla scoperta scientifica che abbiamo fatto poco tempo fa. Abbiamo dimostrato che esiste un nesso di causalità tra la presenza dell’Hpv nel liquido seminale e infertilità maschile. Alla luce di questa risultanza, abbiamo valutato altri possibili effetti del Papilloma virus. Lo studio che abbiamo condotto dimostra la stretta relazione che esiste tra infezioni del cavo orale e Hpv e di conseguenza la possibilità di sviluppare un tumore orofaringeo». Il docente dell’Università di Padova, che ha fatto della ricerca e della prevenzione i capisaldi della sua attività di medico, sottolinea poi quanto sia importante verificare la presenza del virus all’interno del liquido seminale: «Il Pap-test riesce solo a dimostrare se il virus è mai stato presente nell’organismo», spiega Foresta, «noi invece siamo andati alla ricerca della presenza del virus nel liquido seminale in quel preciso momento, per valutare la sua relazione con patologie del cavo orale del partner». Fatalmente questo test, oltre ad avere indiscussi risvolti clinici nella prevenzione delle patologie sessualmente trasmissibili, avrà come effetto collaterale la capacità di misurare la fedeltà della propria metà. Michael Douglas ha ammesso di avere un cancro alla gola per aver fatto sesso orale con una donnaHpv positiva. Peccato che la moglie non lo avesse mai contratto. Ma pare che nella coppia, dopo anni di tira e molla, stia tornando il sereno.

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