«Turni massacranti», sciopero alla De Angeli

I 250 dipendenti ieri sono rimasti fuori dai cancelli: «Stanchi di lavorare a ritmi-limite»

BAGNOLI DI SOPRA. Otto ore di sciopero ieri alla De Angeli Prodotti srl di viale dell’Industria. Gli oltre 250 lavoratori, rimasti fuori dai cancelli, sono ai ferri corti con l’azienda e chiedono una qualità migliore della vita lavorativa. La De Angeli, che dal 1995 ha rilevato la storica Cavirivest, è un'azienda focalizzata nel settore dell'energia, che produce per un mercato su scala mondiale una vasta gamma di conduttori in rame, alluminio, leghe e materiali compositi. Una realtà in salute, con livelli occupazionali in crescita, che sta investendo milioni di euro in macchinari e impianti. Si lavora con orario giornaliero, a turni e a ciclo continuo. L’ultima agitazione sindacale risale al 2008. «Questa è solo la prima», spiegano Massimo Sartori, Andrea Caretti e Davide Crepaldi, delegati sindacali Cisl, Cgil e Uil per il comparto metalmeccanico, «di una serie di iniziative che abbiamo intenzione di intraprendere insieme ai lavoratori oramai stanchi delle condizioni attuali. La prossima volta sarà coinvolto anche il reparto di smalteria, che non è stato fermato per non creare danni produttivi». Alla base delle rivendicazioni sindacali una serie di punti caldi. In prima battuta c’è la questione dei premi aziendali che non vengono più riconosciuti dal 2007. C’è poi l’eliminazione degli straordinari per la giornata lavorativa del sabato che è diventata obbligatoria, con il riposo settimanale redistribuito sugli altri giorni. I lavoratori auspicherebbero infine un calendario più idoneo delle turnazioni per quanto concerne il reparto a ciclo continuo. «Da alcuni anni», continuano i sindacalisti, «cerchiamo di costruire relazioni industriali moderne, ma la proprietà continua a negare qualsiasi apertura. Chiediamo un investimento sulla forza lavoro, non solo sugli impianti. Da parte nostra c’è la piena disponibilità a trattare, ma sul tavolo devono arrivare proposte concrete».

Alessandro Cesarato

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