Tutto il paese tifa per Davide

«Evaso le tasse? No, ha soltanto difeso i suoi risparmi»
CAMPIONE. A sinistra, l’abitazione perquisita dalla Finanza nel 2009 A destra, sopra, la vittoria dell’argento alle Olimpiadi di Pechino (revocato) e, sotto, con la moglie-manager Selina Martinello
CAMPIONE. A sinistra, l’abitazione perquisita dalla Finanza nel 2009 A destra, sopra, la vittoria dell’argento alle Olimpiadi di Pechino (revocato) e, sotto, con la moglie-manager Selina Martinello
 
Un misto di incredulità e di difesa del ciclista e del campione. Una difesa che si basa su un leit-motiv: «Con tutte le tasse che impone lo Stato - dicono in paese - uno deve cercare tutti i modi per difendere i suoi risparmi, per evitare che lo Stato gli mangi tutto». In via Campagna, a Galliera Veneta, c'è il negozio di frutta e verdura nel quale Davide Rebellin con la moglie Selina andava a fare la spesa. «Ma sono almeno sette mesi che non lo vedo più», spiega il titolare.
 In fondo al negozio sulla parete di sinistra c'è un quadro che Rebellin gli ha donato nel 2004. Titolo: «Rebellin il sovrano del nord», un'istantanea del momento d'oro del ciclista, trionfatore nelle classiche di primavera. «In quell'anno aveva vinto tre gare importantissime che gli avevano richiesto uno sforzo ed un allenamento più intenso - dice Siro Scapin - Le aveva corse il 18, 21 e 25 aprile 2004». In quella foto ritratto c'è Rebellin sorridente in bicicletta. Più sotto con un pennarello nero c'è una dedica con firma: «Grazie per il vostro tifo, con amicizia sincera Davide Rebellin».  Un gesto, un pensiero, che dimostra l'attaccamento di Rebellin per la sua terra. Una presenza che però con il tempo è diventata sempre più sporadica considerati i suoi numerosi impegni sportivi. Quanto frequentava il negozio? «I primi anni, diciamo sei-sette anni fa, lui e la moglie venivano qui ogni 20 giorni - continua Scapin - negli ultimi due, tre anni potevano passare anche due, tre mesi prima che ci incrociassimo. Magari arrivava Selina, da sola, che prendeva poco, perché, diceva, "domani devo partire per Montecarlo"». La notizia della denuncia per omesse dichiarazioni dei redditi ha fatto il giro del paese; a due passi dal fruttivendolo c'é il salone di parrucchiera avviato dalla suocera di Rebellin, ora in pensione. Nell'Alta Padovana, il ciclista non frequentava solo Galliera: Edo Soldo, volto noto anni fa di Striscia la Notizia su Canale 5, è titolare della palestra Cinque Cerchi di via Redipuglia a Cittadella: «Conosco bene Rebellin - racconta - una persona educata, che veniva ad allenarsi nella mia palestra. Uno sportivo dedito alla sua attività, con grande passione e costanza. Con lui c'erano anche i suoi colleghi Ballan e Moletta. La sua iscrizione risale al 1994, qui da noi è venuto una vita». Una frequentazione quasi giornaliera, specie nel periodo in cui la stagione ciclistica doveva ancora entrare nel vivo delle gare: «Era ai Cinque Cerchi che Davide Rebellin si preparava da un punto di vista del potenziamento muscolare per affrontare la stagione, la sua presenza era quasi quotidiana, di fatto si è interrotta nel 2008. Fino al 2005 Rebellin arrivava anche prima delle 8 con i compagni di squadra, parcheggiava la bici, poi risaliva in sella ed andava su in Grappa. Arrivava la mattina presto: per noi avere un campione di quel livello era un motivo di grande vanto ed orgoglio. Tra il 2007 ed il 2008 è venuto in palestra da solo e non tante volte, circa due-tre volte a settimana. Negli ultimi tre anni l'ho rivisto in occasione di qualche manifestazione per la raccolta fondi per beneficenza».

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