Ultimo colpo di benna: via Anelli non esiste più

Demolita l’ultima palazzina del complesso Serenissima. Sindaco soddisfatto: «Raggiunto un obiettivo fondamentale per la città». Entro un mese area ripulita e consegnata al Demanio che realizzerà la Questura 

PADOVA. Addio a via Anelli. Ieri c’è stato l’ultimo colpo di ruspa per radere al suolo il complesso Serenissima, diventato tristemente famoso all’inizio del millennio come il Bronx di Padova. Alle 9.45 è iniziata la demolizione dell’ultima palazzina delle sei, ed entro un mese l’area sarà consegnata, completamente ripulita, al Demanio per realizzare la nuova Questura della città.

Viceministro

Alla cerimonia ufficiale per celebrare l’ultima demolizione era presente anche il viceministro degli Interni, Matteo Mauri, che ha lodato l’azione dell’amministrazione: «La sicurezza urbana si ottiene anche attraverso la riqualificazione. Quello di via Anelli è un modello tra i migliori in giro per l’Italia perché ripensare il territorio dal punto di vista urbanistico aiuta a ridurre marginalità ed esclusione sociale. Il controllo e la repressione sono importanti, ma anche la bellezza ha un ruolo fondamentale nel modo in cui si vive e percepisce la città.

A Padova si ragiona in questo modo e i risultati si vedono, tant’è che la criminalità è diminuita. Dobbiamo rimettere insieme la percezione della sicurezza con quella reale, che è molto di più di quella percepita. Chi si sente insicuro non esce di casa e quindi contribuisce a svuotare la città, mentre noi dobbiamo metterli nelle condizioni di sentirsi sereni. Al contrario di chi invece alimenta la paura, con un atteggiamento irresponsabile e propagandistico che produce solamente danni ai cittadini e a chi ci lavora. A Padova c’è un modo intelligente di fare sicurezza».



Questore

Sulla stessa linea anche il questore, Isabella Fusiello: «Realizzare la Questura in quest’area, che fino a qualche tempo fa era molto critica, significa creare un ulteriore presidio di legalità oltre quelli già esistenti. Laddove c’è il presidio delle forze dell’ordine e le istituzioni che fanno la loro parte, si può creare sicurezza vera. Anche i cittadini devono essere protagonisti, riappropriandosi degli spazi, in modo da non lasciarli all’illegalità. A Padova questo sta avvenendo da un po’ di tempo».

L’amministrazione è riuscita a portare a termine l’operazione di abbattimento acquistando tutti gli appartamenti (5 milioni di euro il costo) e diventandone così proprietaria. Un’operazione lunga ma fruttuosa: «È una giornata importantissima, perché abbiamo raggiunto un obiettivo fondamentale», aggiunge il sindaco Sergio Giordani, «e non per noi, che siamo solamente di passaggio, per il quartiere e l’intera città. Nessuno ci avrebbe creduto tre anni fa, eppure abbiamo dimostrato che sappiamo mantenere le promesse. È così che si fa sicurezza, e non lanciando accuse politiche senza senso come sta avvenendo in questa campagna elettorale. È imbarazzante continuare a sostenere che Padova sia una città insicura».



Artefice dell’operazione è il vicesindaco Andrea Micalizzi, che ha seguito passo passo tutte le trattative (non sempre facili) con i privati per l’acquisizione degli appartamenti, riuscendo a chiudere la negoziazione attorno ai 30mila euro ad alloggio: «Questa è una bella pagina di storia per la città. Abbiamo cancellato via Anelli. Noi quello che diciamo poi lo facciamo veramente». —

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