Umberto Gorini muore dopo l'operazione all'ernia

Esposto della famiglia in Procura: negligenza nel reparto di Chirurgia dell'ospedale Sant'Antonio. Per 61 anni aveva lavorato per la Vis, la società delle sale cinematografiche dei Bastianello
Umberto Gorini
Umberto Gorini
PADOVA. È stato ricoverato in ospedale per operare un'ernia inguinale e un polipo alla vescica. Umberto Gorini, 83 anni, residente in via Calza 2, ex amministratore delegato della Vis (Veneta Industrie Spettacolo), è morto per arresto cardiaco durante la degenza. I familiari hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica.


La moglie e i figli sospettano che, in qualche modo, ci sia stata negligenza nell'operato dei medici del reparto. La pratica ora è nelle mani del pubblico ministero Paola De Franceschi. Martedì sarà eseguita l'autopsia.


Il ricovero.
Umberto Gorini è stato ricoverato nel reparto di Chirurgia dell'ospedale Sant'Antonio il 29 aprile scorso e il giorno stesso è stato sottoposto all'intervento con anestesia epidurale. Sembrava che tutto fosse andato per il meglio, ma nel decorso post operatorio la situazione è degenerata. L'addome dell'uomo ha iniziato a gonfiarsi giorno dopo giorno, nonostante le misere razioni di cibo che riusciva a ingerire. I familiari, preoccupati, hanno chiesto più volte spiegazioni ai medici, senza però ottenere risposte soddisfacenti. Fino a che il 5 maggio il paziente è morto.


L'esposto.
Nel documento presentato in Procura, scritto dall'avvocato Alfredo Auciello, si sottolinea che: «Non c'è stata soddisfacente risposta da parte dei medici». Anche se il figlio, Gianluca Gorini, si affretta a evidenziare: «Sia chiaro, non vogliamo dare la colpa a nessuno. Il reato, per ora, è solo un sospetto. Mio padre aveva 83 anni ed era anziano ma non riusciamo a rassegnarci che se ne sia andato in questo modo».


Ecco il racconto, dal giorno del ricovero fino alla morte. «L'operazione sembrava fosse andata bene - dice ancora il figlio - poi, però, nei giorni a seguire ho riscontrato tante piccole inadempienze da parte del personale dell'ospedale. Molte volte eravamo noi a ricordare cosa c'era da fare. Inoltre nel giro di cinque giorni gli si è gonfiato l'addome in modo assurdo, come se avesse ingerito un cocomero. In realtà mangiava pochissimo. Noi abbiamo chiesto spiegazioni, ma non ce ne sono state fornite. Ecco perché abbiamo presentato l'esposto».


Chi era.
Quello di Umberto Gorini è un nome noto in città. Per 61 anni ha lavorato per la Vis, la società che fa capo alla famiglia Bastianello e che gestiva un centinaio di cinema nel Triveneto e la maggior parte delle sale in città: Supercinema, Altino, Quirinetta, Eden, il vecchio Corso. Con il passare degli anni ha ricoperto anche la carica di amministratore delegato: si occupava della programmazione dei film e anche della parte contrattuale. «Ha lavorato fino all'anno scorso - ricorda il figlio - gli hanno dato una targa per i 61 anni di attività, dal 1949 al 2010». Umberto lascia la moglie Sandra, la figlia Nicoletta e il figlio Gianluca.

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