Un altro locale chiuso nel giro di pochi mesi

SELVAZZANO. Nel giro di sei mesi in centro a Tencarola hanno abbassato le serrande due locali di tradizione: il ristorante “Da Ugo” e il “Granchio Blu”, entrambi apprezzati dai buongustai per la...
SELVAZZANO. Nel giro di sei mesi in centro a Tencarola hanno abbassato le serrande due locali di tradizione: il ristorante “Da Ugo” e il “Granchio Blu”, entrambi apprezzati dai buongustai per la rinomata cucina a base di carne e pesce. L’ultimo in ordine di tempo è stato, una decina di giorni fa, il “Granchio Blu”. Un chiusura inaspettata per il locale all’angolo tra via Padova e via Postumia, che appena due mesi fa aveva cambiato gestione. A Tencarola il suo nome, nonostante siano passati diversi anni, è ancora legato al famoso Ristorante Manfrin che ha subito una profonda trasformazione una quindicina d’anni fa, quando la famiglia padovana aveva deciso di cedere la gestione a un campano titolare di un locale anche Grisignano (Vi), che oltre a cambiare il nome aveva aggiunto con successo l’attività di pizzeria. «La chiusura del Granchio Blu è giunta inaspettata e per Tencarola è una grossa ferita», afferma l’assessore al Commercio Boris Sartori. «Era uno dei locali più vivi del territorio, un punto d’incontro in centro al paese dove gustare un buon piatto di pesce o una pizza a prezzi modici. Ci auguriamo che la famiglia Manfrin, che è titolare dell’immobile, trovi in fretta un’altra gestione. La posizione è ottima, in quei locali dal dopoguerra in poi c’è sempre stato un ristorante che fino a un paio di mesi fa era sempre pieno». L’altra perdita per il settore dei pubblici esercizi, a Tencarola, è la cessata attività nei primi mesi del 2017 del ristorante “Da Ugo” sotto i portici di via Padova, vicino all’ufficio di Poste italiane e alla farmacia.


Un locale che si era rinnovato verso la fine del 2012 riservando un ampio spazio agli aperitivi e alle bollicine e “tapas” di pesce. Gli amanti della cucina di pesce lo consideravano uno dei templi della ristorazione padovana. Nel 2010 grazie all’abilità della cuoca Renata Cenci aveva vinto il Festival della Cozza Tarantina in Puglia. «Due perdite importanti per il settore della ristorazione nel nostro Comune», conclude Sartori. «Ci possiamo in qualche modo consolare con l’apertura una decina di giorni fa, in occasione della sagra paesana, di una gelateria artigiana sotto i portici di via Padova, a una ventina di metri dai locali dell’ex ristornate “Da Ugo”».


Gianni Biasetto


Argomenti:commercio

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova