Un amore più forte delle regole e dello scandalo

Tira un’aria da funerale, quella mattina del 28 giugno 1900, nella Sala del Consiglio segreto della Hofburg viennese, cuore del potere asburgico. Il parterre è affollato: ci sono il ministro degli Esteri della Imperial e Regia casa, i primi ministri austriaco e ungherese, il cardinale arcivescovo principe di Vienna, il principe primate d’Ungheria, e l’intera corte. C’è soprattutto lui, Francesco Giuseppe, settantenne imperatore, impettito e corrucciato, in piedi davanti al trono in uniforme da Maresciallo. Di fronte ha il nipote ed erede al trono, Francesco Ferdinando, all’epoca 36 anni, un pezzo d’uomo di 95 chili di stazza, ma già da anni affetto da una malattia ai polmoni. Sta pronunciando la formula del giuramento solenne di rinuncia per la futura moglie allo status reale, e per i figli che verranno al diritto di successione al trono.
E questo perché l’arciduca ha deciso, malgrado la ferrea opposizione dello zio, di contrarre un matrimonio morganatico, sposando una donna che ancorché di famiglia nobile non rientra in nessuna delle categorie rigidamente previste dalle ferree leggi matrimoniali asburgiche.
Si chiama Sophie Chotek von Chotkowa und Wognin, figlia di un’antica famiglia aristocratica di origine boema; in quel momento ha 32 anni. Si sono conosciuti anni prima, forse in occasione di un ballo a Praga, mentre lei è dama di compagnia dell’arciduchessa Isabella, moglie di Federico arciduca di Teschen, capo del ramo cadetto boemo dell’impero e cugino del futuro erede al trono. La coppia spera che quest’ultimo corteggi una delle loro figlie, Marie Christine; ma un giorno in cui lui dimentica da loro un orologio d’oro, scoprono che all’interno della cassa c’è invece la foto di Sophie. «Aveva troppo poca carne per i gusti del tempo, ma che occhi!», la descriverà un conoscente.
Incurante dello scandalo, Francesco Ferdinando decide di sposarla a tutti i costi: lo farà dopo aver pronunciato il giuramento, l’1 luglio 1900, a Reichstadt in Boemia, con una cerimonia in tono minore, disertata non solo da Francesco Giuseppe ma anche dalla famiglia imperiale.
Dal matrimonio nasceranno quattro figli: Sophie nel 1901, Maximilian nel 1902, Ernst nel 1904, e un quarto nel 1908 nato morto. Dopo le nozze, alla moglie di Francesco Ferdinando viene concesso il titolo di duchessa di Hohenberg; ma nel rango di corte viene dopo tutte le arciduchesse del casato. Al marito tutto questo non importa affatto: «Sono incapace di unirmi senza amore, perché il mio cuore appartiene e apparterrà in eterno a lei», afferma convinto.
Se ne andranno insieme, per destino in un altro 28 giugno, proprio come quello in cui lui ha pronunciato per amor suo la solenne rinuncia. (f.j.)
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